Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha approvato lo schema di delibera proposto dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, che regolerà la riassegnazione alle Regioni e alle Amministrazioni centrali e l’utilizzo delle risorse che l’Unione Europea rimborserà all’Italia, a seguito delle spese legate all’emergenza Covid-19 effettuate utilizzando i Fondi strutturali europei e rendicontate dall’1 luglio 2020 al 31 giugno 2021.
Lo schema di delibera proposto oggi dal ministro Carfagna e approvato dal Cipess consente di utilizzare immediatamente le risorse rimborsate dall’UE per i rispettivi POC, senza attendere la chiusura delle procedure di rendicontazione.
L’importo aggiuntivo per i POC, stando alle indicazioni delle rispettive Amministrazioni sui rimborsi programmati contenute negli accordi sottoscritti con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, potrebbe ammontare complessivamente a oltre 7,5 miliardi di euro, che andrebbero ad aggiungersi ai 10,3 miliardi circa della dotazione attuale. Tuttavia, sarà possibile verificare la cifra esatta solo dopo la conclusione delle operazioni di rendicontazione.
L’UE ha stabilito infatti nel 2020 che le spese legate all’emergenza Covid-19 sarebbero state rimborsate agli Stati membri non solo per la componente effettivamente legata ai Fondi strutturali, ma anche eccezionalmente per la quota di co-finanziamento statale e/o regionale. Ciò vuol dire che tali risorse, che lo Stato e le Regioni avevano riservato all’emergenza sanitaria, economica e sociale legata alla pandemia, torneranno adesso nella loro disponibilità.
Il decreto-legge n. 34/2020 (cosiddetto decreto Rilancio) stabiliva che il rimborso ottenuto dall’UE sarebbe stato destinato nuovamente e integralmente alle Regioni e alle Amministrazioni centrali (anche per la quota nazionale tratta dal Fondo di Rotazione), che le avrebbero riservate alla realizzazione di Programmi Operativi Complementari (POC), già in essere o da adottare, in ogni caso da realizzare entro il 31 dicembre 2025.
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