CAMERA DI COMMERCIO IRPINIA SANNIO, TENSIONI SUL RINNOVO. CATAURO DENUNCIA LUCA PEROZZI: “MI HA MINACCIATO ED OFFESO, ‘VAI A CAGARE’ E ‘TI ESCLUDO DALLA PROCEDURA’, NON SONO ESPRESSIONI CONSONE AD UN RESPONSABILE DELLE ISTITUZIONI”.

 Come prevedibile, il clima sul rinnovo della Camera di Commercio Irpinia Sannio si fa infuocato. Dopo la consegna della documentazione lo scorso 6 settembre le cose sembrerebbero andare nella direzione sbagliata. Sulla vicenda interviene il presidente di Unimpresa ed ex componente della Giunta Camerale, il prof. Ignazio Catauro: “Ho provveduto a depositare una denuncia querela nei confronti del segretario della Camera di Commercio di Caserta Luca Perozzi, nominato per l’occasione dal Commissario Pettrone Responsabile del procedimento per il rinnovo del Consiglio camerale Irpinia Sannio”.

I fatti risalgono allo scorso 6 settembre, il Catauro nella denuncia querela depositata presso la Guardia di Finanza di Avellino “quale persona offesa dal reato” denuncia un comportamento alquanto insolito tenuto dallo stesso Luca Perozzi nei suoi confronti. Nella querela depositata presso gli organi di polizia finanziaria il presidente di Unimpresa, Catauro dichiara: “il giorno 6 settembre scorso mi recavo presso la Camera di Commercio in Via Duomo ad Avellino per la consegna della prevista documentazione … Sulla rampa delle scale incrociando il Perozzi, al quale rivolgevo il saluto, ma questi (il Perozzi) non solo non lo ricambiava ma proferiva la seguente frase ’ma vai a cagare’ a cui immediatamente seguiva la seguente minaccia ‘ti faccio vedere io come ti escludo’”.

Queste le affermazioni di Catauro sull’accaduto, fossero realmente verificate e corrispondenti al vero, non ci sarebbero dubbi, il clima risulta essere decisamente infuocato, fino a sfiorare i limiti della legalità. Non possiamo dire chi ha ragione e chi ha torto, di certo i rapporti tra i due non sono idilliaci. Lo ricorda lo stesso Catauro nella stessa querela depositata presso la Guardia di Finanza: “La minaccia è inoppugnabilmente riferita al fatto che il Perozzi, già a conoscenza di essere da me stato querelato in data 6 giugno 2023 e pertanto in evidente conflitto di interessi, nella sua qualità di responsabile unico del procedimento per il rinnovo del Consiglio camerale, si adopererà per escludere dalla procedura l’Organizzazione denominata Unimpresa da me presieduta”.

“Un groviglio che dovrà essere sbrogliano in primis dallo stesso Commissario della Camera di Commercio Pettrone”, fa notare l’ex componente di giunta camerale Catauro, il quale ricorda di aver inviato allo stesso Pettrone una nota con la quale evidenzia quel conflitto d’interessi da parte del segretario di Caserta denunciato anche nella querela depositata alla Guardia di Finanza di Avellino dallo stesso presidente Unimpresa.

“Un questo clima ostile e litigioso – dichiara il prof Catauro – messo su ad arte dal Perozzi nei confronti di alcune associazioni imprenditoriali, quelle che hanno messo in dubbio a suo tempo la sua legittimità a ricoprire il ruolo di segretario generale della Camera di Commercio di Piazza Duomo. Tema superato con la sua definitiva nomina a responsabile della segreteria di Caserta”. Ma i nodi restano ancora irrisolti.

“Ci chiediamo – continua il presidente Unimpresa Irpinia Sannio –  come possa un soggetto attualmente indagato dalla Procura di Avellino per reati non di secondaria importanza, e che riguardano proprio la procedura di rinnovo della stessa Camera di Commercio, ritrovarsi nuovamente quale responsabile dello stesso procedimento amministrativo? Tra l’altro non ricoprendo alcun ruolo nella Camera Irpinia Sannio, essendo il segretario di quella di Caserta”.

Insomma, la vicenda assume dei contorni alquanto paradossali. In sintesi: il Catauro denuncia il Perozzi, il quale pur essendo il Segretario della Camera di Commercio di Caserta è responsabile del futuro assetto di quella di Avellino e Benevento. E ancora: secondo quanto afferma il Catauro lo stesso Perozzi si trova in palese Conflitto d’Interesse in quanto indagato per una vicenda di rinnovo camerale, e in più, sempre a detta di Catauro, sarebbe stato opportuno nominare responsabile del procedimento un funzionario della Camera Irpinia Sannio e non uno di Caserta, anche probabilmente per evitare eventuali aggravi di costi.

Una cosa possiamo concordare con il querelante Catauro,: “se non si mette in primo piano le esigenze delle imprese e non i mega stipendi di funzionari come il Perozzi, che possono costare alla Camera anche più di 200.000 euro all’anno (+ altro), la vita della Camera di Commercio Irpinia Sannio non troverà pace. Perché fintanto che saranno gli interessi del segretario di turno a prevalere su quelli delle imprese, non ci sarà Consiglio, Commissario, Presidente o Giunta di sorta che potrà attuare politiche a favore dei veri titolati della Camere di Commercio, cioè le sole imprese iscritte” conclude Catauro.

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