Il gruppo consiliare denuncia il mancato rispetto delle regole sulle commissioni: «Le convocazioni disattese sono una strategia per escluderci dal processo decisionale»

Il Gruppo Consiliare UDC – composto dal capogruppo Bello, Fumarulo, Basile e Chiarelli – lancia un nuovo allarme sul funzionamento delle Commissioni consiliari a Martina Franca, denunciando il mancato rispetto delle regole sulla convocazione periodica delle commissioni e la mancata partecipazione dell’opposizione.

Secondo l’UDC: «diversi Presidenti di Commissione non ottemperano all’obbligo di convocazione mensile, contravvenendo a quanto stabilito dal “Nuovo Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari”, che impone una convocazione almeno mensile per garantire il corretto svolgimento di tutte le funzioni di competenza dei consiglieri comunali».

Il gruppo UDC ha così presentato un’istanza formale al Segretario Generale e al Presidente del Consiglio comunale, geom. Giovanni Basta, richiedendo che vengano adottati provvedimenti immediati. «Non ci è consentito svolgere i nostri compiti di iniziativa e controllo» dichiarano i consiglieri UDC che aggiungono «senza le riunioni delle commissioni, la nostra funzione di verifica e proposta viene sistematicamente impedita».

In risposta, il Presidente del Consiglio ha invitato i Presidenti delle Commissioni a rispettare la convocazione mensile, proponendo persino di stabilire un giorno fisso per ogni commissione, ma l’UDC non è soddisfatto di questa soluzione.

«Il richiamo rischia di rimanere solo un invito formale, privo di effetti pratici», affermano i consiglieri Bello, Fumarulo, Basile e Chiarelli, che ritengono insufficienti i suggerimenti avanzati dal Presidente del Consiglio. Senza un meccanismo di controllo rigoroso, spiegano «la mancata convocazione delle commissioni resterà impunita e si perpetuerà a danno dell’opposizione e della trasparenza amministrativa».

Secondo l’UDC, l’atteggiamento dei Presidenti inottemperanti – nominati dalla maggioranza – va oltre la semplice negligenza.: «siamo di fronte a un atteggiamento che si rende complice dell’esclusione dell’opposizione da tutti i processi informativi delle attività della Giunta, e le ultime inspiegabili variazioni di bilancio ne sono la palese dimostrazione», dichiara il gruppo consiliare.

La mancata convocazione delle commissioni appare dunque come una strategia per ridurre lo spazio di azione del ruolo di controllo dell’opposizione e limitare la sua capacità di vigilare sull’operato della giunta.

L’UDC conclude ribadendo la necessità di «provvedimenti concreti» per ristabilire il rispetto del regolamento comunale, senza i quali «la nostra funzione istituzionale e democratica continuerà a essere compromessa».

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