LETTERA APERTA AL DIRETTORE GENERALE A. O. SAN PIO DI BENEVENTO
Nel giorno in cui si festeggia San Francesco d’Assisi, fervido esempio di umanità e umiltà a cui tutti dovremmo aspirare, Le invio questa lettera aperta in riferimento alla incresciosa vicenda dell’ anomala ed irrituale espulsione dei Volontari del Centro di Aiuto alla Vita dall’Ospedale San Pio, come Lei ben saprà avvenuta non attraverso un atto ufficiale aziendale ma da una intimazione da parte di un addetto del servizio di vigilanza alle operatrici Volontarie a lasciare struttura, ancorché poco decorosa per l’ammirevole attività sociale svolta. Tale anomala circostanza apre, quindi, un vulnus giuridico censurabile sotto molti profili. Infatti detta “cacciata” non può essere accettata né sotto l’aspetto umano per le modalità con cui è avvenuta, ancor meno sotto il profilo giuridico ancor meno sotto l’aspetto morale a dir poco devastante, in riferimento al ruolo e alle attività svolte in oltre trent’anni di attività dal Centro di aiuto alla Vita all’interno del nosocomio sannita, in riferimento agli interventi di sostegno di no interruzione della maternità, che rappresenta il valore supremo della vita.
Lei, infatti, facendo chiudere la “porta in faccia” ai volontari del Centro di Aiuto alla Vita dell’Ospedale San Pio di Benevento, di fatto si pone a favore delle pratiche abortive e quindi in contrasto con i dettami della legge 194 del 1978 ma soprattutto in disprezzo dei valori della solidarietà cristiana.
Per questi motivi, a nome dell’Udc-Benevento nell’esprime la piena solidarietà, al presidente del Centro di Aiuto alla Vita (Cav) Carlo Principe, per la drastica decisione adottata dall’Azienda Ospedaliera “San Pio”, la invitiamo formalmente a procedere tempestivamente al rinnovo della convenzione per il servizio di assistenza sociale svolto dai volontari dell’associazione CAV operante presso il reparto di Interruzione Volontaria della Gravidanza (IVG).
La grave ed immotivata decisione assunta dall’Azienda ospedaliera di espellere “ex nunc” dal nosocomio sannita i Volontari del C.A.V., dopo oltre 32 anni di servizio presso la struttura ospedaliera, oltre a svilire fortemente le attività di volontariato, che costituiscono una forza imprescindibile nelle attività socio-sanitarie, va a ledere, in particolar modo, le colonne basilari su cui poggia tutto l’edificio della Dottrina Sociale della Chiesa come la dignità della persona umana, il bene comune, la sussidiarietà e la solidarietà, costantemente richiamati da Papa Francesco.
Oltretutto l’attività svolta dai volontari del Centro di Aiuto alla Vita al San Pio è pienamente coerente ed in linea sussidiaria con lo spirito della Legge 194/78.
L’UdC pertanto, nel stigmatizzare con estrema fermezza i censurabili comportamenti messi in atto dai dirigenti dell’Azienda San Pio di Benevento, in ordine al mancato rinnovo della Convenzione con il Centro di Aiuto alla Vita, rivolgono l’invito a ripristinare le condizioni di agibilità del CAV, che dovrà essere messo nelle condizioni di operare con dignità e rispetto nei luoghi deputati a svolgere le proprie funzioni socio-assistenziali a sostegno delle mamme incinte, che hanno bisogno di aiuto, appoggi e conforto.
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