Si è tenuto ieri il venerdi 10 dieci dicembre, a Benevento in Via Porta Rufina, nella sede di Terra Mia Point il Workshop di presentazione del gruppo di lavoro per la costituzione del Gruppo di Acquisto Solidale tra i produttori che fanno parte del Progetto “Mercatini Agricoli Terra Mia” e alcuni portatori di “interesse” locale.
Il progetto rientra nell’ambito della programmazione attivata dal GAL Alto Tammaro-Titerno (MERCATINI TERRA MIA – I MERCATINI DELLA FILIERA CORTA. PROGETTO REALIZZATO IN ATTUAZIONE DELLA SOTTOMISURA 19.2 -TIPOLOGIA DI INTERVENTO 19.2.1 “STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE” – MISURA 16 – SOTTOMISURA 16.4 – GAL ALTRO TAMMARO – TITERNO).
L’obiettivo del progetto è quello di fornire a produttori e consumatori un’opportunità per accorciare la filiera d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi, offrendo al produttore locale nuove opportunità di vendita e rendendo direttamente percepibile al consumatore la qualità dei prodotti locali. Con la vendita di prodotti a «chilometro zero» l’inquinamento si può combattere anche a tavola, perché scegliendo prodotti locali di qualità invece di quelli che viaggiano per centinaia di chilometri, oltre a sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine locale valorizzando le attività agricole, si riduce l’inquinamento legato ai trasporti.
L’iniziativa ha l’intento di promuovere nei confronti del cittadino i prodotti tipici di qualità, con particolare attenzione a quelli stagionali che non sempre sono valorizzati nella distribuzione alimentare e poiché l’attività di vendita degli imprenditori agricoli è legata alla “stagionalità” dei prodotti posti in vendita.
Contribuire a sviluppare un nuovo modello di produzione e di consumo con strategie alternative che si pongono l’obiettivo di diversificare la produzione e la distribuzione dei prodotti agroalimentari e di ricostituire un rapporto tra consumatore e produttore – e mondo agricolo, sociale, culturale e territoriale – nel rispetto dell’ambiente. Il cosiddetto “circuito breve” che si è realizzato non solo tende a ridurre il numero di intermediari tra produttori e consumatori ma potrà rendere più dinamica la filiera produttiva agricola locale. In tal senso si prevede di puntare ad un vero e proprio “sistema agroalimentare locale”, definito come una combinazione di quattro fattori: una filiera breve; una distanza fisica limitata tra il luogo di produzione e il luogo di consumo; un processo di lavorazione che tenga conto anche di elementi quali il trasporto, la distribuzione, il marketing, la promozione e il controllo della qualità; un processo di lavorazione che venga gestito a livello locale.
“In tale contesto si inserisce il presente progetto di filiera corta, – ha dichiarato il presidente Alfonso Ciervo, della Coop. APE, capofila dell’ATS – nella sua accezione di ri-localizzazione dei circuiti di produzione-distribuzione-consumo, in cui si intende valorizzare il legame delle produzioni agricole con il territorio in modo da favorirne il consumo sui mercati locali e non solo. Mercatini Terra Mia è un mercato riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli. Nasce nell’ottica della promozione delle relazioni tra i cittadini, la trasparenza e l’equità della vendita dei prodotti agricoli e della promozione di modelli di sviluppo sostenibile, con iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta di prodotti agro-alimentari tradizionali e di qualità”.
Nel corso dell’incontro i partecipanti hanno evidenziato come possa risultare efficace ed utile sia ai produttori che ai consumatori, stabilire un rapporto più stretto e diretto tra chi produce e chi acquista beni di consumo. Il GAS Terra Mia prenderà forma nei prossimi mesi, dopo la costituzione del gruppo di lavoro che si è fatto carico di strutturare in modo adeguato il soggetto attuatore del progetto costitutivo.
I produttori facenti parte dell’ATS Terra Mia – Mercatini agricoli, da parte loro si sono impegnati a sostenere l’iniziativa che “si colloca in pieno nella stessa filosofia sostenuta dai produttori – ha evidenziato l’imprenditore agricolo Antonio Mazzeo – della filiera corta Terra Mia. Questo rappresenta un modo efficace di promuovere le nostre produzioni agricole rigorosamente biologiche e di qualità, direttamente presso il consumatore finale”.
Tutti i convenuti hanno potuto evidenziare come la costruzione di un Gruppo di Acquisto riconosciuto, e nel pieno del rispetto delle normative vigenti, possa costituire un valido esempio di filiera corta applicato al territorio. “Non ultimo – ha ricordato Nicola Zotti, agrotecnico esperto di economia circolare agricola – dobbiamo ricordare che stabilire un rapporto diretto tra produttore e consumatore incide positivamente sia sul controllo della qualità del prodotto, sia sul prezzo di vendita. Creando un rapporto di reciproca convenienza tra produttore e consumatore”.
“Con la costituzione del Gruppo di Acquisto Solidale – ha voluto ricordare il professore Ignazio Catauro, tra gli ideatori del progetto – nasce una vera e propria nuova figura socio economia. Quella del ‘Consumatore Diretto’, un modo per sostenere il valore ed il significato dell’impegno degli agricoltori locali che proprio con il concetto di lavoratori diretti dei loro terreni hanno costruito un percorso significativo della storia dell’agricoltura italiana, in particolare del Centro e Sud Italia”.
I Gruppi di Acquisto nascono su iniziativa spontanea dei consumatori; sono gruppi di cittadini che decidono di acquistare periodicamente prodotti alimentari e non, direttamente dai produttori locali mediante ordini collettivi. I componenti del gruppo d’acquisto condividono il desiderio di costruire un’economia sana, locale e dal basso, in cui la qualità e il prezzo si stringono la mano, ritrovando l’incontro fra produttore e consumatore e instaurare rapporti più umani, favorendo realtà locali operanti nel rispetto dell’ambiente e della forza lavoro.
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