Hanno tentato di evadere dal carcere di Avellino, ma l’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria ha scongiurato sul nascere il grave evento critico. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Racconta Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del SAPPE: “Colti con le mani nell’acqua e farina: era intonaco fatto in modo artigianale. I due albanesi erano pronti a procurarsi la libertà, il ricordo della polizia penitenziaria di Avellino va al lontano 12 dicembre 2012 quando quattro detenuti riuscirono ad evade dall’istituto di contrada polverista. Questa volta invece la Polizia Penitenziaria è arrivata in tempo. Prima che iniziassero i veri e propri lavori di estrazione dei mattoni dal muro. I due detenuti di nazionalità albanese dovevano espiare rispettivamente altri tre e dieci anni di reclusione. Volevano raggiungere la libertà ma i baschi azzurri di Avellino hanno, con un intervento straordinario, guidati dal comandante di reparto e dal responsabile dell’unità operativa, hanno sventato quella poteva rilevarsi con molta probabilità una vera e propria evasione. Da tempo si lavora in sotto organico nell’istituto di Avellino e nonostante ci sono state importanti scarcerazioni a causa del covid 19, la popolazione detenuta si è ridotta di quasi 70 unità, la polizia penitenziaria continua a svolgere il proprio lavoro con senso di abnegazione al servizio e al senso di appartenenza. Plauso ai colleghi intervenuti nell’operazione”.
Nella stessa operazione di ieri sera è stato anche rinvenuto un cellulare, in altra cella dello stesso reparto ove è stato scoperto il tentativo di evasione.
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