A TERAMO RIUNIONE DEL TAVOLO REGIONALE DELL’AUTOMOTIVE

L’assessore con delega allo Sviluppo economico, Tiziana Magnacca, ha presieduto, questa mattina, a Teramo, al Parco della scienza, la riunione del tavolo regionale dell’automotive al quale hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali oltre ai sindaci dei Comuni dove insistono aziende di rilievo per il settore dell’automotive.

“La filiera dell’automotive in Abruzzo rappresenta quasi il 50% dell’intero export della nostra regione – ha esordito l’assessore Magnacca -. In sostanza, parliamo di un fatturato di circa 8 miliardi di euro l’anno e di circa 23 mila addetti. Numeri notevoli che, oltre a confermare la nostra forte vocazione industriale, – ha proseguito – ci collocano tra le prime regioni non solo italiane ma anche europee in materia di manufattura industriale. Tuttavia, – ha spiegato – si tratta di un comparto che dobbiamo proteggere perché risente molto dell’incertezza legata alla transizione verde e noi lo facciamo anche attraverso questi momenti di confronto. Lo scopo – ha sottolineato – è anche quello di individuare ipotesi operative, sulla base delle indicazioni che arrivano dal mercato, sulle quali, però, dobbiamo lavorare con i sindacati, con le associazioni datoriali e con i rappresentanti del territorio, così come ha fatto il Presidente Marsilio in seno al Comitato europeo di quelle Regioni che, come l’Abruzzo, hanno questa particolare vocazione industriale”.

Un tema chiave è, poi, quello della formazione. “A tal proposito, – ha affermato l’assessore Magnacca – ci muoviamo perfettamente in linea con l’assessore Santangelo. Per quello che riguarda, poi, le politiche attive del lavoro, – ha aggiunto l’assessore Magnacca – stiamo rilanciando il programma GOL e abbiamo iniziato a lavorare sulle schede del Fondo Sociale Europeo (FSE) che ci consentono di incidere anche sulla sostenibilità sociale. A tal proposito, – ha continuato- sono due gli avvisi posti all’autorizzazione dell’Autorità di gestione che riguardano appunto la conciliazione dei tempi vita-lavoro e l’inclusione dei soggetti fragili. Tutti e due questi temi, insieme alla formazione, – ha concluso – ci permettono di andare nella direzione della sostenibilità delle aziende in vista sia della transizione verde che di quella digitale”.

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