SALUTE MENTALE, DIABETE: MAGGIORE INCIDENZA DELLA DEPRESSIONE IN PAZIENTI AFFETTI DA DIABETE DI TIPO 2 CORRELATA AL NUMERO DI FATTORI DI RISCHIO.
Diabete, cultura e società sarà uno dei fili rossi del 29. Congresso Nazionale della Società Italiana di Diabetologia a Rimini dal 26 al 29 ottobre prossimi, con simposi e seminari che chiameranno a raccolta i maggiori esperti italiani di questa patologia indicata dai numeri come una vera e propria epidemia sociale, con circa 5 milioni di ammalati in Italia e 125.000 decessi annui, oltre 340 al giorno. La malattia verrà discussa nel contesto della civiltà industriale, dove gli individui vivono in un ambiente inquinato dal punto di vista ambientale, psichico e sociale. Al centro del dibattito saranno il diabete e il suo sviluppo nell’ambiente urbano, la malattia connessa a modelli culturali industriali e alle sue specifiche patologie insieme alla necessità di aderire a nuovi stili di vita con un maggiore esercizio fisico.
Tra gli incontri previsti al riguardo, da segnalare i seguenti simposi: “Urban diabetes”, che si terrà venerdì 28 ottobre alle 10:30 con la moderazione dei professori Agostino Consoli e Livio Luzi e gli interventi dei professori Andrea Lenzi, Antonio Nicolucci, Carlo Masci, Francesco Dotta e Simona Frontoni; “Modelli culturali e diabete”, che si terrà venerdì 28 ottobre alle 14:30 con la moderazione dei professori Dario Giugliano e Lorenzo Piemonti e gli interventi dei professori Stefano Erzegovesi, Alberto Siracusano e Maura Franchi; “L’esercizio fisico nel diabete tipo 2: il gioco vale la candela?”, che si terrà venerdì 28 ottobre alle 17:30 con la moderazione dei professori Lucia Frittitta e Massimiliano Petrelli e gli interventi dei professori Paolo Moghetti, Giuseppe Pugliese e Giovanni Annuzzi; “Diabesità e … diabemenza”, che si terrà sabato 29 ottobre alle 8:30 con la moderazione dei professori Giuseppe Daniele e Giorgio Sesti e gli interventi dei professori Roberto Vettore e Alessandro Padovani.
L’approccio olistico al diabete è di grande attualità, come dimostrano i risultati di una ricerca olandese recentemente presentata all’EASD di Stoccolma, secondo la quale il diabete di tipo 2 è associato a un maggior rischio di disordini depressivi maggiori e di sintomi depressivi. L’incidenza di casi nel campione preso in esame – 78.000 individui censiti dalla UK Biobank di cui il 13,2% affetti da diabete di tipo 2 – è stata del 5,5% rispetto al 3,7% del campione di controllo.
“Occorre più attenzione alla salute mentale delle persone con diabete – dichiara il Prof Agostino Consoli, Presidente SID – I dati di questa ricerca dimostrano che le persone con diabete sono più facilmente soggette a depressione, e questo non può non avere, tra l’altro, importanti ripercussioni sulla gestione di questa malattia cronica”.
“Questi dati – dichiara il Presidente eletto SID, Prof. Angelo Avogaro – sottolineano ancora di più lo stretto legame non solo tra diabete e disturbi depressivi ma come questi, influenzando lo stile di vita, possano aggravare soprattutto i fattori di rischio modificabili che pertanto, anche in questi pazienti, vanno trattati aggressivamente”.
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