“Venerdì 13 novembre alle ore 19 è stata notificata da parte della Comunità Capodarco di Roma, a firma del suo presidente Augusto Battaglia, una ingiunzione di sfratto nei confronti della cooperativa Agricoltura Capodarco per la sede di Grottaferrata. Siamo esterrefatti.
Agricoltura Capodarco è sotto sfratto e con lei i suoi 42 anni di storia, i 40 soci, i 50 lavoratori, le centinaia di utenti con le loro famiglie, le istituzioni locali e i loro servizi, l`intera comunita` dei Castelli Romani. Agricoltura Capodarco è sotto sfratto per via della gestione fallimentare messa in campo dal presidente della Comunità Capodarco di Roma Augusto Battaglia, che pensa ora di risanare i suoi debiti tentando di cacciare una realtà viva e vera che in questi anni ha tenuto in alto il nome e la storia di Capodarco. Il suo unico obiettivo e` vendere sul mercato gli immobili oggi in uso alla cooperativa, immobili che 42 anni fa furono donati alla comunità dalle Suore Francescane per opere sociali, e non certo per fare cassa. Vogliamo essere chiari:questo non avverrà mai! Questa operazione, oltre a non essere risolutiva dal punto di vista del piano di rientro, e` inaccettabile dal punto di vista umano e sociale. Per questo iniziamo oggi a mobilitarci per affrontare l`ennesima sfida, e lo facciamo nell`unico modo che sappiamo mettere in campo da sempre:insieme, chiamando a raccolta le comunità locali, le famiglie, gli amici e i compagni di viaggio, di decine di anni e di tante battaglie. Agricoltura Capodarco è un`eccellenza di agricoltura sociale riconosciuta a livello europeo, non verrà certo spenta da un`aggressione burocratica e contabile senza fondamento”. Così in un comunicato il presidente della Cooperativa Agricoltura Capodarco, Salvatore Stingo.
Commenti recenti