Con l’emersione prepotente della “questione siccità” il problema del caro gasolio in agricoltura aumenta esponenzialmente. Per il funzionamento dei pozzi e per la distribuzione dell’acqua, gli agricoltori stanno utilizzando quantitativi superiori di carburanti, incidendo drammaticamente su un bilancio già difficile minato da tale voce di costo.

In Puglia poi vi è anche la questione Xylella ad aggravare la situazione per le procedure di contrasto che prevedono maggiori arature dei campi. In un confronto sul tema Tommaso Loiodice, Presidente Unapol, ha dichiarato: «sostengo la necessità conclamata di urgenti misure economiche per gli olivicoltori già provati, considerando il settore trainante per il Mezzogiorno».
In un incontro in Irpinia con gli olivicoltori associati, Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale ACLI TERRA ha ribadito: «non possiamo indugiare sul caro carburanti, considerando tale fenomeno speculativo. Giuste le misure del Governo Draghi, ma è la realtà a chiedere di più. Inoltre stiamo chiedendo ai nostri parlamentari europei di aprire nelle Istituzioni comunitarie il confronto sul tetto dei costi per i produttori».

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