È stata annunciata in pompa magna l’apertura della piattaforma regionale per la prenotazione delle vaccinazioni, scrive il Movimento difesa del Cittadino a firma del suo coordinatore regionale Giorgio Durante in una nota indirizzata alla stampa, lo hanno riportato tutti i media, ma funziona?
Andando approfondendo, afferma Durante, si scopre che al momento è possibile la prenotazione solo per gli ultra ottantenni e questi in un modo o nell’altro, sempre con gravi ritardi il vaccino lo stanno già facendo, ma tutte le altre categorie a rischio? Possono attendere! Infatti inserendo i dati di soggetti affetti da patologie elencate nel piano vaccinale nazionale, si viene automaticamente buttati fuori, si proprio così si viene buttati fuori dalla piattaforma, messa a disposizione da Poste italiane.
A chi giova questo stato di disordine organizzato? I vaccini non mancano, ma le categorie vaccinate al momento sono in ordine, gli ultraottantenni, gli operatori sanitari, i residenti in rsa, i raccomandati, categoria che da sola assorbe una notevole quota dei vaccini disponibili, gli insegnanti e via via le altre categorie. Senza un digitalizzazione delle prenotazioni e della gestione, delle categorie stesse, c’è spazio per i soliti furbetti e sono davvero tanti, inutile anche affidarsi al senso civico.
Per cui restano fuori dal programma e dalla piattaforma i malati cronici, quelli oncologici e tutti i soggetti ritenuti a giusta ragione fragili. La cosa è di una gravità inaudita, anche perché un altissima percentuale di ammalati oncologici si cura presso centri fuori regione, dove i pazienti locali vengono vaccinati, mentre quelli provenienti da altre ASP no. I calabresi devono perciò affidarsi all’organizzazione approssimativa e inefficiente della propria regione, o in alternativa al buon Dio.
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