di Armando Valerino
CEMENTIFICAZIONE DEL REGIO TRATTURO PESCASSEROLI-CANDELA E DISTRUZIONE DI UN HABITAT NATURALISTICO/ARCHEOLOGICO MEDIANTE LO SBANCAMENTO DELL’ANSA FLUVIALE DEL TORRENTE REINELLO.
Il Comune di Reino, nel corso della realizzazione di lavori nel bacino fluviale del Torrente Reinello che lambisce il centro urbano, ha cementificato un lungo tratto del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, bene, quest’ultimo, che ha ottenuto, con Decreto Commissione Regionale (DCR) per il Patrimonio Culturale – Ministero della Cultura, Segretariato Regionale per la Campania, n. 120 del 28/06/2021, la Dichiarazione di Interesse Storico-Archeologico e Demoetnoantropologico ex art. 10, comma 1, del D. Lgs. n. 42/2004, e pertanto è sottoposto a tutte le relative disposizioni di tutela.
Il Comune di Reino, in aggiunta, ha previsto l’immediato (già a partire da mercoledi 16 febbraio c.m.) sbancamento dell’ansa fluviale del torrente Reinello con relativa e, purtroppo, irrimediabile distruzione di un habitat di grande valore naturalistico e archeologico, sulla quale insiste la parte terminale dell’antico canale di scarico del mulino ad acqua del ‘600 che ha ottenuto nel giugno 2004 la “Dichiarazione d’interesso storico artistico” ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 42/2004 da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio di Caserta e Benevento.
L’ansa fluviale con gli adiacenti beni archeologici della rupe del Castello di Reino e del tracciato del Regio Tratturo, sono tutti sottoposti a chiari vincoli di tutela paesaggistica e archeologica perché costituenti un unicum asset del patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale del territorio sannita.
Si richiede l’intervento urgente ed immediato di tutte le Autorità e gli Enti responsabili della tutela e salvaguardia di questi beni e del rispetto della legalità (Magistratura, Carabinieri, Soprintendenza, Ministeri della Transizione Ecologica e dei Beni Culturali…), nonché la mobilitazione di tutte le associazioni e i soggetti della società civile che hanno a cuore i valori della cultura, del paesaggio, dell’ambiente e della legalità per impedire lo scempio del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale del territorio sannita.
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