La pandemia COVID-19 è un’esperienza straordinaria ( seppur spaventosamente condizionante ) che sicuramente cambierà per sempre i tanti aspetti della quotidianità delle nostre vite.
Questo è quanto tutti pensavamo all’inizio.
Dapprima abbiamo visto la gente morire ed i medici e gli infermieri venivano chiamati eroi, angeli, martiri, una classe medica ispirata, unita e solidale.Si creavano gruppi spontanei su Facebook e altre piattaforme Social per sorreggersi ed aiutarsi tra loro.Inizialmente, quando la gente moriva, abbiamo visto il rigore volto al rispetto delle regole anche a dispetto di chi ha affrontato un lutto nel lutto, non potendo dire addio ad un proprio caro.
Abbiamo visto gente commossa nel cantare l’inno d’Italia con la mano sul petto sui balconi di tutta Italia, scopertasi patriottica.Gente che manifestava la propria solidarietà anche se dentro di se cresceva la paura di quanto e di cosa poteva accadere.
Abbiamo visto persone, senza distinzione sociale, proiettati all’interesse dei bisogni altrui ed all’unione.
Finisce il lockdown e tutto cambia.
Ho incontrato e ho sentito gente arrogante e sprezzante, ho visto nascere divisioni sociali e persone irridere, a seconda delle situazioni.
Ho visto gente non portare mascherine come a dimostrare “io sono forte, io non ho paura di nulla” o, peggio ancora, indossare mascherine come trofeo di chi ha vinto una battaglia, a dimostrazione di aver combattuto e vinto.
Ho visto persone credersi più furbi di altri.Purtroppo sono sempre gli stessi che prima erano costretti a sottostare alle regole imposte.
Sto vedendo persone intentare cause contro quelle stesse persone che fino alle scorse settimane chiamavano “eroi”, “angeli”, “martiri” – persone che hanno messo a rischio la propria vita e quella dei familiari ed altri ancora che hanno dato la loro vita, per il bene comune.
Ed allora penso: abbiamo sprecato un’occasione!
Le dure restrizioni contingentate: isolamento domiciliare, distanziamento sociale, non sarebbero dovute essere un modo per riesaminare il nostro modello di vita? Così era prima del Covid-19 e così torna ad essere o, come dicono in tanti: “siamo tornati alla normalità”.Quei tanti che non hanno visto morire nessuno.Quei tanti che, assopite le paure, lasciano spazio all’agognata “normalità” rassicurante.
L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico. Lo afferma Madre Teresa di Calcutta.
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