LA REGIONE CAMPANIA ISCRIVE NELL’ELENCO REGIONALE DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO ANCHE QUELLO DIFFUSO CON CAPOFILA MONTEFORTE IRPINO E ALTRI CINQUE COMUNI DELLA PROVINCIA DI AVELLINO
Sei i comuni complessivamente coinvolti: oltre a quello di Monteforte, partecipano alla sua costituzione Solofra, Forino, Sperone, Contrada e Mugnano del Cardinale. Una popolazione complessiva di 41.692 abitanti, 96,87 i kilometri quadrati per una densità pari a 430,39 abitanti per Kmq, una delle più alte dell’intera provincia di Avellino. Complessivamente 4.273 il numero di imprese che insistono sull’area del Distretto Diffuso del Commercio “Bellezze d’Irpinia”, con una decisa pendenza verso i settori del Commercio, Servizi, Artigianato e Turismo che complessivamente ammontano a circa 3000.
“Un lavoro corale – sottolinea il presidente di Unimpresa Irpinia Sannio Ignazio Catauro – che ha messo in rete in modo efficace sia le organizzazioni del commercio che le amministrazioni comunali partecipanti al programma di sviluppo territoriale presentato agli organi regionali. Ricordiamo che lo sforzo delle due associazioni coinvolte, Unimpresa e Confesercenti, è stato di non poco conto, – precisa il presidente Catauro – infatti le nostre strutture di programmazione, i CAT in particolare hanno dovuto fare le ore piccole, visti i tempi contingenti che ci imponeva, giustamente, la Regione. E i risultati sono ora sotto gli occhi di tutti”.
Nello specifico, il Distretto del Commercio si realizza quale strumento valido ed efficace capace di valorizzare le risorse di cui dispone un territorio, puntando sul Commercio quale fattore di integrazione e sviluppo. Obiettivo principale è quello di accresce l’attrattività e la competitività di uno specifico tessuto urbano (sia esso esteso oppure ridotto nelle sue dimensioni geografiche), attraverso un modello di partenariato condiviso che vede imprese, soggetti pubblici e corpi intermedi (Associazioni di categoria) attori di uno specifico progetto di rigenerazione urbana.
“Le associazioni di categoria – dichiara il presidente di Confesercenti Avellino Giuseppe Marinelli – hanno da subito partecipato alla costruzione del Distretto Bellezze d’Irpinia, investendo sia la nostra componente politica che tecnico amministrativa, in una logica di crescita comune alle strutture pubbliche di tutti i comuni coinvolti”.
I Distretti del Commercio sono visti come delle vere e proprie Reti Commerciali di Prossimità, che si caratterizzano per un’offerta commerciale e di servizi integrata ed espressione di una Comunità Locale ben definita e attiva concretamente sul territorio.
“Il Distretto – continua il rappresentante di Unimpresa Irpinia Sannio – dovrà essere in grado di mettere in campo strumenti ed integrazione di valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio. Tutto finalizzato ad accrescere la sua attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali”.
Il Distretto Bellezze d’Irpinia è costituito da un territorio omogeneo dal punto di vista geografico, economico e sociale, in cui i principali attori economici (pubblici e privati) si sono aggregati in un partenariato stabile al fine di stabilire azioni che faciliteranno l’operatività delle imprese che insistono nei comuni interessati. Il tutto attraverso un programma che vede la fornitura di servizi aggiuntivi a quelli normalmente offerti dalle amministrazioni pubbliche. Questi possono andare dalla promozione e valorizzazione del territorio e del sistema delle imprese, fino alla gestione degli spazi pubblici in comune.
I Distretti del Commercio nella letteratura generale sono definiti come dei modelli di partenariato pubblico-privato sviluppatesi in una dimensione territoriale in cui il governo del territorio e le strategie di sviluppo diventano capace di trovare quella sintesi che dimostra tutta la sua efficacia nella gestione locale dello sviluppo.
“Con la spinta alla costituzione dei Distretti – ci ricorda il prof. Ignazio Catauro – sul territorio regionale la Regione Campania ha voluto creare degli strumenti necessari per la transizione verso un sistema profondamente rinnovato e nello stesso tempo dei veri e propri catalizzatori per le istanze di sviluppo, che configureranno un nuovo modello di vita delle comunità interessate. In questo senso i Distretti del Commercio potranno evolvere in veri e propri ‘Business District’, e perché no, in seguito – profetizza il presidente Unimpresa Irpinia Sannio – in Distretti di Comunità, o in Distretti delle Economie Locali, o ancora in Distretti per l’Innovazione e lo Sviluppo Locale. Magari un giorno potranno raggiungere lo status di veri e propri Distretti per le Economie Locali e la Solidarietà”.
Gli interventi proposti nella Relazione Illustrativa presentata alla Regione Campania per il riconoscimento, i progettisti del DDC “Bellezze d’Irpinia” hanno voluto soffermarsi sulla necessità di valorizzare il tessuto imprenditoriale dei territori sia nelle Aree urbanizzate che in quelle di minore dimensione. Il Distretto del Commercio Bellezze d’Irpinia con chiarezza, si ripropone di favorire la ripresa economica delle imprese esistenti e nel contempo promuovere l’avvio di nuove attività che possano accresce la capacità di presidio e di attrazione commerciale.
Una cosa è certa, il Distretto Diffuso del Commercio Bellezze d’Irpinia è oramai realtà “e dunque sarà possibile – sostiene Giuseppe Marinelli presidente di Confesercenti – sostenere interventi di tipo strutturale e infrastrutturale, di comunicazione e animazione del territorio. Inoltre potremo migliorare i servizi legati all’accoglienza turistica, al fine di favorire la fruizione dei luoghi di interesse commerciale. Per promuovere le attività economiche il Distretto cercherà di favorire un processo di cambiamento del processo dell’offerta di una serie di servizi, e un sistema di offerta commerciale capace di ottimizzarne adeguatamente gli effetti positivi sull’intero tessuto economico locale”.
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