Arriva nuova linfa per i PON “Ricerca e Innovazione” e “Infrastrutture e Reti”, grazie a oltre 1,4 miliardi di euro stanziati dalla Commissione europea nell’ambito di React-EU. Salgono così a circa 3 miliardi i finanziamenti già assegnati all’Italia, dopo che nei giorni scorsi era stato annunciato lo stanziamento di 1,6 miliardi per il PON “Imprese e Competitività”, che si arricchisce con interventi per la transizione digitale delle imprese, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e le smart grid.
A comunicarlo è la stessa Commissione, che spiega di aver approvato la riprogrammazione dei PON proposta nelle scorse settimane dagli uffici del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
A seguito del via libera accordato da Bruxelles al Piano italiano per l’utilizzo delle risorse di React-EU, infatti, occorreva presentare entro il 31 luglio la rimodulazione dei Programmi interessati dai nuovi finanziamenti. Grazie al lavoro svolto, è stato possibile centrare l’obiettivo e, quindi, accedere rapidamente alle prime risorse aggiuntive stanziate dall’UE per le politiche di coesione.
Il PON “Ricerca e Innovazione” sarà potenziato con ulteriori 1,1 miliardi di euro (di questi, 490 milioni sono riservati al Mezzogiorno) con le seguenti finalità:
la stipula di contratti di formazione a medici specializzandi;
il sostegno alle famiglie per il pagamento delle tasse universitarie;
l’attivazione di borse di studio per studenti meritevoli e in condizioni di difficoltà economica;
dottorati e contratti di ricerca su tematiche dell’innovazione;
dottorati di ricerca su tematiche green;
contratti di ricerca su tematiche green.
Altri 322 milioni di euro sono destinati interamente ai territori delle regioni meridionali, all’interno del PON “Infrastrutture e Reti”, per interventi volti a ridurre le perdite nella rete di distribuzione idrica. Si tratta di una misura complementare a quella contenuta nel PNRR, che servirà ad avviare il piano complessivo per ridurre gli sprechi di acqua e migliorare l’intero ciclo idrico integrato, in particolare al Sud.
Le risorse di React-EU rappresentano una integrazione a quelle già previste nell’ambito dei Fondi strutturali europei per il ciclo delle politiche di coesione 2014-2020. Il loro impiego, quindi, è previsto tassativamente entro il 2023.
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