Intervista al presidente della Pro Loco Bagnoli Irpino – Laceno Francesco Pennetti, organizzatore dell’evento
Presidente Francesco Pennetti quest’anno come è noto gli eventi che caratterizzano l’Irpinia sono sospesi e quindi rimandati all’anno prossimo a Bagnoli Irpino come è la situazione?
“In questi mesi sono stato in attesa dei risvolti per quanto riguarda questo maledetto virus che sta stravolgendo le nostre vite. Ora è arrivato il momento per poter dare una risposta alle molteplici persone che ancora una volta dopo più di 40 anni vogliono sapere se la Sagra a Bagnoli si farà. Purtroppo non ci troviamo nelle condizioni di poter svolgere tutto in sicurezza e serenità, come è nostro solito fare. Infatti, un evento come il nostro che raccoglie in vari giorni più di 200.000 persone, prevede una organizzazione tale che comincia già mesi prima. A differenza di altri paesi a Bagnoli l’evento si svolge nel centro storico con i vari vichi e vicoletti e questo non permette sicuramente di mantenere il distanziamento sociale”.
Quest’anno quindi si ferma per la prima volta l’evento?
“L’evento per la prima volta dopo 42 anni si ferma. Ho deciso, infatti, tempo e Covid permettendo di rievocare una vecchia tradizione che veniva svolta nelle date che erano destinate alla Sagra. In quei giorni si facevano le caldarroste accompagnate da un buon bicchiere di vino. Voglio riprendere questa tradizione per quest’anno e lo farò esclusivamente per i miei concittadini che ogni anno in questi giorni aspettavano con ansia l’evento. Sarò come sempre affiancato dal mio vice presidente Gatta Angelo, che ogni anno delizia migliaia di persone con le sue caldarroste. Questo è un simbolo che per il paese è di fondamentale importanza, ricordandoci anche cosa rappresenta l’evento in sé. Infatti, da qualche mese continuano ad arrivare chiamate e messaggi di agenzie di viaggi, gruppi organizzati e singole persone per venire, nonostante l’annullamento dell’evento, comunque a passare qualche giorno qui a Bagnoli. Richiedendo gli stessi prodotti che erano soliti acquistare durante i giorni della Sagra, come: le nostre castagne fresche, il tartufo di Bagnoli, i dolci di castagne e il pecorino bagnolese. Questo mi fa capire che negli anni questo evento è stato ed è un appuntamento fisso per il Sud Italia e non solo, per quanto riguarda l’enogastronomia nostrana”.
Cosa comporta al territorio intero dell’Alta Irpinia l’annullamento di questo evento?
“Il nostro evento negli anni ha creato un indotto economico importante in tutta l’Alta Irpinia coinvolgendo strutture ricettive ed aziende non solo di bagnoli. Parliamo quindi di una somma considerevole che inciderà, oltre a quello che è avvenuto nei mesi di lockdown, sull’economia delle aziende del settore, ma anche di quelle persone che hanno contribuito sempre alla buona riuscita dell’evento. Ad ogni modo questo non deve incidere sulla voglia e la passione che ogni anno mettiamo in campo per organizzare un evento così importante”.
E per il 2021?
“Nel frattempo siamo già al lavoro per organizzare quello che sarà l’anno prossimo, sperando che entro dicembre l’emergenza Covid sparirà del tutto, in modo tale da permetterci già di iniziare la programmazione nei primi mesi dell’anno. Ovviamente l’evento del 2021 avrà un sapore diverso, con una speranza che possiamo ritornare a fare festa. Aspetteremo con ansia ottobre 2021, ma nel frattempo siamo consapevoli che bisogna andare avanti, mantenendo le tradizioni che sono il nostro pane quotidiano, nel rispetto delle norme e della salute pubblica”.
Cosa si sente di dire ai suoi colleghi organizzatori di eventi enogastronomici come la Sagra di Bagnoli Irpino?
“Ai miei colleghi organizzatori dico che quest’anno servirà a tutti per raccogliere le forze per poter ripartire più forti l’anno prossimo. Augurandoci che passi in fretta e nel migliore dei modi questo brutto periodo che ci ha stravolto la vita e ci lascerà un segno indelebile. Forse proprio questo tipo di eventi, con il ricordo degli anni passati, saranno il fulcro su cui far ripartire le persone, che ogni anni aspettavano questo periodo per staccare dalla vita quotidiana. Ma non solo, in questo periodo Bagnoli era vestita a festa ed i giovani erano i principali attori della buona riuscita dell’evento, con loro soprattutto le piccole e medie imprese che erano coinvolte a 360° economicamente”.
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