La presentazione del nuovo libro di Giuseppe Manfridi, l’autoromanzo intitolato “Il Solco” (Edizioni Efesto), si terrà il 10 luglio 2021 a Roma, alle ore 18,30, presso il Teatro Marconi in viale Marconi 689/E. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Il libro, del noto drammaturgo e romanziere, verrà presentato da Micol Pambieri e da Giuseppe Pampieri regista drammaturgo e attore. Sarà presente anche l’editore Alfredo Catalfo.

“Con la quarantena del 2020 si è profilato un periodo di stasi della nostra vita dai margini tutt’ora incerti. Simile a un solco di trincea, questa stasi mi ha ricordato un romanzo di Conrad, La linea d’ombra, in cui un giovane ammiraglio deve patire la più subdola delle insidie marine: la bonaccia, che inchioda la sua goletta nel cuore dell’oceano. È il nostro stato. Sicché, altri prima di noi hanno sperimentato quello che stiamo sperimentando noi. Da allora, convivendo con uno dei miei figli e origliando il sommuoversi condominiale attorno a me, mi sono fatto sonda per un confronto quotidiano con la mia biblioteca, che ha risposto straordinariamente a tono spingendomi verso decine di autori assai distanti dal nostro oggi, ma capaci di raccontarcelo. Forse, la fantascienza ha a che fare con tutto ciò. Forse, un certo futuro più volte immaginato è stato raggiunto, e la Letteratura ha le chiavi per farci affrontare non inermi un’epoca che ci impone prove di resistenza del tutto inedite”.

“Una biblioteca! Né più né meno! A volte mi ingegno a dominarne una parte e la sistemo, la organizzo, la ordino, e per un po’ in genere l’ordine resiste, ma poi il moto dell’insieme prevale e rimette tutto in circolo. Ora, ad esempio, potrei dirvi di un punto non troppo distante da dove sto seduto che dovrebbe corrispondere alla prima cantica dell’Inferno. Ci pensate? Mi basterebbe alzarmi, muovere due passi e allungare la mano. La prima cantica. Ogni volta che lo faccio, che la prendo, che la apro e che vado al quinto canto, Francesca si innamora e muore solo per me. (…) La libreria parla: in un passato che si è dato appuntamento nel presente col futuro, quando l’astronauta Cooper, librando in uno spazio assoluto, spierà, di lì dietro, la sua bimba dodicenne ricevere, anni prima, gli avvertimenti che, anni dopo, sarà lui a inviarle spingendo i libri giù dagli scaffali e illuminando fessure. Quando apri il quinto canto dell’Inferno! … Si innamora e muore! … Solo per te! … E se non fosse solo per me? … Pensate se una qualsiasi, pur minuscola biblioteca, potesse esplodere ed espandere nello spazio tutti i suoi paesaggi materializzati, tutti i suoi nomi materializzati, tutte le sue descrizioni materializzate. Schianterebbe la stanza, poi la casa, e se ne riempirebbe la stratosfera. Neanche il cielo avrebbe capienza per una sola piccola biblioteca squadernata in piena luce, rigo per rigo, a meno che non si tratti di un cielo raccontato, allora sì.”

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Giuseppe Manfridi è uno scrittore e autore teatrale rappresentato in Italia e all’estero. Tra le sue commedie di maggior successo si ricordano: “Giacomo il prepotente” (1989), “Ti amo Maria!” (1990), “Zozòs” (1994), “La cena” (in scena dal 1990). Per il cinema ha firmato la sceneggiatura di “Ultrà” che, con la regia di Ricky Tognazzi, vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Debutta nella narrativa con “Cronache dal paesaggio” (Gremese, 2006), tra i dodici finalisti al Premio Strega nel 2006, come avverrà di nuovo nel 2008 con “La cuspide di ghiaccio” (Gremese, 2008). Di recente ha pubblicato “Filastrocche della nera luce. Cronache dalla Shoah” (La Mongolfiera, 2018). Ha pubblicato per La Lepre Edizioni nel 2016 “Anatomia della gaffe”, nel 2017 “Anatomia del colpo di scena” e nel 2019 “Anja, la segretaria di Dostoevskij”.

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