IL COMUNE DI PONTELANDOLFO A SOSTEGNO DEI COMMERCIANTI E DEGLI ARTIGIANI, PREVISTO UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO A 15.000 EURO.
È stato istituito presso il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri il fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022. Il fondo è ripartito tra i comuni presenti nelle aree interne con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Coesione Territoriale, che ne stabilisce i termini e le modalità di accesso e rendicontazione.
Il Fondo è stato incrementato di ulteriori sessanta milioni di euro per l’anno 2020, di ulteriori 30 milioni di euro per il biennio 2021-2022. Lo scopo, dichiarato dalla Presidenza del Consiglio è quello di consentire ai Comuni presenti nelle aree interne di far fronte alle maggiori necessità di sostegno del settore artigianale e commerciale conseguenti al manifestarsi dell’epidemia da Covid-19.
Il comune di Pontelandolfo è tra i comuni che rientrando tra quelli beneficiari di questi aiuti, ha provveduto alla pubblicazione del relativo avviso, così come prevede la legge.
“La concessione di contributi per l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole – interviene il coordinatore del Distretto Alto Sannio Ignazio Catauro – da collocarsi nel territorio comunale di Pontelandolfo, è una splendida notizia, che ci consente di guardare con particolare attenzione al futuro dei territori che fanno parte del Distretto del Commercio Alto Sannio. L’amministrazione comunale di Pontelandolfo guidata dal sindaco Valerio Testa è stata attenta e lungimirante nel rendere concrete le tante occasioni che le istituzioni nazionali ed europee mettono a disposizione delle piccole imprese del nostro territorio”.
L’importo complessivo dei fondi messi a disposizione è pari ad Euro 76.398,96 che corrisponde alla quota della seconda annualità delle risorse assegnate al Comune di Pontelandolfo, con questa cifra si intende finanziare progetti per l’avvio delle attività commerciali, artigianali e agricole attraverso l’ampliamento delle imprese esistenti sul territorio comunale.
il sindaco Testa
Si potranno dare l’avvio anche a nuove attività economiche, prevedendo la concessione di un contributo in conto capitale, a copertura fino all’80% dell’investimento e per un importo massimo di Euro 15.000,00 per ogni iniziativa ammissibile a finanziamento e collocata utilmente in graduatoria. L’erogazione dei contributi verrà effettuata successivamente al trasferimento degli stessi al Comune di Pontelandolfo.
L’avviso è rivolto solo a quelle nuove attività economiche che intendono dare avvio un’attività attività commerciale, artigianale o agricola attraverso un’unità operativa ubicata nel territorio del Comune di Pontelandolfo. L’istanza deve essere inviata, in formato pdf, esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo del Comune di Pontelandolfo: comune.pontelandolfo@pec.it, entro e non oltre le ore 24:00 del 30/06/2024.
Segnali importanti – sottolinea Ignazio Catauro anche nella sua veste di presidente Unimpresa Irpinia Sannio – che ci permette di guardare con più ottimismo al futuro del comparto commerciale, dei servizi, del turismo e dell’artigianato dei piccoli comuni del nostro Distretto. Ricordiamo che questo di Pontelandolfo si aggiunge a quello di Morcone, che qualche giorno fa aveva provveduto a pubblicare un avviso simile, rivolto agli stessi comparti economici. Certo parliamo di piccole cifre, di micro investimenti, ma è proprio di questi che i nostri territori interni hanno bisogno in primis. – Conclude Catauro – Il passo successivo sarà quello di sviluppare un ampio programma di sviluppo territoriale volto al coinvolgimento delle imprese nel loro complesso; dovremo chiedere con insistenza alle istituzioni nazionali, europee e regionali concreti aiuti agli investimenti produttivi, perché ricordiamolo: il vero primo deterrente alla desertificazione giovanile è l’urgente creazione di luoghi di lavoro stabili e duraturi”.
Ignazio Catauro in compagnia con l’amico (scomparso da poco) e collega Antonio Cipriano
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