Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non può prescindere da un rilancio reale del Sud. Ma perché ciò accada è necessario che questa parte del Paese non sia considerata, com’è avvenuto nel passato, una sorta di “Cenerentola” rispetto ad altre aree d’Italia e che verso di essa vengano indirizzati idonei e corposi investimenti».
Ne è fermamente convinto il presidente della Regione Molise, Donato Toma, il quale sul punto ha incontrato questo pomeriggio a Roma il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.
«L’idea del ministro di lavorare alla costruzione di un apposito “capitolo Sud” attraverso una capillare ricognizione dei bisogni e delle esigenze più pressanti dei territori – rileva Toma – è un fatto estremamente positivo. Dal ministro abbiamo avuto buone notizie. La quota d’interventi destinati al Sud arriva al 40%, ma potrebbe anche aumentare a condizione che enti territoriali e imprese vengano supportati per competere con realtà più avanzate».
«Registriamo pure con piacere – prosegue – l’attenzione che il ministro sta ponendo alle aree interne e più svantaggiate del Meridione per le quali vanno messe in campo azioni mirate in tema di infrastrutture e di attuazione dei Livelli essenziali di prestazione, così come garantisce la Costituzione».
«È indubitabile – conclude il presidente – che stiamo assistendo ad un deciso cambio di passo del Governo nazionale nei confronti delle politiche per il Sud, fatto fortemente auspicato anche dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani».
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