È nostra priorità promuovere e sostenere sia a livello nazionale che in Unione Europea il settore ittico e l’acquacoltura che, come tutti i settori produttivi, hanno subito un duro colpo negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”.
Così la Ministra Teresa Bellanova durante la visita al padiglione ittico del Centro agroalimentare di Roma, il più grande mercato all’ingrosso del Paese. Dopo neanche un mese dalla sua prima visita al Car, la Ministra Bellanova, e’ infatti voluta tornare nella struttura di Guidonia proprio in notturna, per visitare il mercato ittico in piena attività, incontrare gli operatori di settore e illustrare il Progetto Qualità: un sistema di certificazione e qualificazione del prodotto dell’acquacoltura sostenibile che mira a promuoverne la qualità ed il valore aggiunto, nonché la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti. “Comunicare le strategie che abbiamo messo in campo e’ il primo passo fondamentale per lo sviluppo della consapevolezza del consumatore, che ha il diritto e il dovere di conoscere la qualità del prodotto ittico nazionale e i suoi standard di sicurezza alimentare- ha sottolineato la Ministra Bellanova – e proprio per accompagnare questo sforzo si inquadra l’istituzione di un Regime di qualità nazionale che definisce un sistema di certificazione e qualificazione del prodotto di acquacoltura sostenibile, e ne promuove il valore aggiunto, contribuendo alla tracciabilità dei prodotti, in linea con il Piano strategico nazionale per l’acquacoltura”. L’iniziativa, frutto di un lungo e approfondito lavoro di squadra finanziato con fondi FEAMP, e che ha visto collaborare il Ministero, le Regioni, le Associazioni di settore ed il mondo scientifico, si propone di attuare azioni che mirano al soddisfacimento di diversi obiettivi strategici del Programma FEAMP e che trovano interesse nel promuovere la commercializzazione e la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura sostenibile, introducendo parallelamente strumenti e dispositivi che valorizzano i prodotti di qualità e promuovono l’adozione. da parte delle imprese, di procedure e strumenti finalizzati a rendere “sostenibile” la pesca e l’acquacoltura italiane.
La conclusione dell’iter amministrativo attraverso l’approvazione presso le istituzioni dell’Unione europea e l’emanazione del decreto del 4 febbraio 2020 di Riconoscimento del sistema di qualità nazionale ‘acquacoltura sostenibile’, consolida gli sforzi intrapresi in questi anni e permetterà di far emergere ancora di più le potenzialità di un settore che a livello internazionale è in continua evoluzione e crescita. “In materia di pesca marittima e nell’ambito dello stesso progetto- ha aggiunto la Ministra- stiamo sviluppando anche un marchio di sostenibilità per la piccola pesca, ispirato al codice di condotta della FAO, e che mira a sostenere nel settore un approccio innovativo che ponga l’attenzione sulla tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti, al fine di accrescere il valore aggiunto della filiera italiana, che dovrà esprime qualità, sicurezza e affidabilità'”. “Il quadro complessivo delle azioni ci richiama l’obiettivo di far emergere sempre più le potenzialità di un settore in continua evoluzione e crescita. Si tratta di un impegno comune a tutti per sviluppare innovazione, per promuovere l’acquacoltura di qualità e facilitare il ruolo delle imprese attraverso la semplificazione burocratica e l’abbattimento di vecchie barriere”, ha concluso la ministra, non prima di sottolineare l’importanza dell’acquacoltura, che gioca un ruolo fondamentale nel comparto ittico italiano, in quanto genera produzioni alimentari, occupazione, e può sostenere le politiche di tutela delle risorse della pesca. “È parte integrante della Politica Comune della Pesca, e si integra
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