Completato il progetto di restauro delle due tele dell’artista napoletano Carlo Alfano (Napoli, 1932-1990) dal titolo Luce-Grigio (1982) e Frammenti di un autoritratto anonimo (1985), visibili dal 2002 all’interno della stazione Dante della Metropolitana Linea 1.

Il progetto, approvato dalla Giunta comunale, nasce dalla volontà della professoressa Flavia Alfano, figlia dell’artista e responsabile scientifica della sue opere, di restaurare le due tele e di proporre per esse un nuovo sistema di allestimento e protezione delle stesse.

A questo intervento, in piena sinergia con l’ANM-Azienda Napoletana Mobilità, i proponenti si sono fatti carico anche di altri interventi all’interno della Stazione, tra cui:

– la sostituzione di 370 lampade di illuminazione

– la posa in opera di un nuovo tappeto tattile per non vedenti

– la sostituzione dei vetri rotti o danneggiati negli accessi esterni della Stazione.

Il progetto ha incontrato il sostegno dell’imprenditore e mecenate Gianfranco D’Amato, gli interventi di restauro sono stati curati della restauratrice Karin Tortora, mentre il nuovo sistema di allestimento è stato curato dall’architetto Lucio Turchetta, esperto in allestimenti museali.

In occasione dei lavori, inoltre, ANM ha portato a compimento, nella stessa stazione Dante, un intervento di manutenzione straordinaria sui tubolari neon dell’opera d’arte “Queste cose visibili” di Joseph Kosuth che ha restituito la piena luminosità e visibilità all’installazione artistica.

A Flavia Alfano e a Gianfranco D’Amato, in particolare, va il più sentito ringraziamento del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dell’intera Amministrazione, di ANM per l’impegno e le risorse profuse per ricollocare le opere di Alfano valorizzandone ancora di più la grande capacità artistica che tanto onore hanno portato alla sua Città natale.

“Lidea di restaurare e preservare i delicati lavori pittorici di Carlo Alfano – evidenzia la prof.ssa Alfano – ha avuto una lunga gestazione ed è frutto dell’autentica passione, per questo insigne artista, di tante persone. Il progetto ha incontrato la piena condivisione e la disponibilità del Comune di Napoli e di ANM, che hanno dimostrato sensibilità ed interesse nel voler ricordare ufficialmente, a trentanni dalla scomparsa, un meritevole figlio di Napoli e cittadino del mondo. Le opere sono un tramite diretto per onorare la memoria degli artisti, seguendo le tracce della loro ricerca scopriamo una fonte inesauribile di espressioni vitali; attraverso il loro percorso affrontiamo la complessità dinterrogativi umani da condividere con la collettività”.

Erano presenti alla fase di ricollocazione delle opere di Carlo Alfano il vicesindaco Enrico Panini, con delega alla Mobilità, l’assessore Carmine Piscopo, con delega all’Urbanistica, l’Amministratore Unico di ANM Nicola Pascale, la prof.ssa Flavia Alfano e Gianfranco D’Amato.

“Grazie a questi interventi, le opere di Alfano ritrovano il loro originario splendore – dichiarano il Vicesindaco con delega ai Trasporti Enrico Panini e l’Assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo – Siamo di fronte ad un grande progetto di collaborazione tra pubblico e privato che diventa u’noperazione modello da poter replicare anche in altre occasioni ed in altri luoghi della città. Ringraziamo tutti quanti hanno consentito la realizzazione di questo progetto, dando nuova linfa alla dimensione artistica della stazione Dante”.

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