Il sostegno alla maternità nei Consultori da parte dell’UdC a livello nazionale e locale, rappresenta un dovere ed un servizio per i cattolici che ritengono la vita sacra, fin dal concepimento.
La triste vicenda della cacciata dall’Ospedale San Pio dei volontari del Centro di Aiuto alla Vita consente all’UdC, di fare chiarezza anche sul ruolo dei cattolici in politica, che non possono militare in partiti che disprezzano i valori cristiani, sono a favore delle pratiche abortive, non riconoscono il valore della famiglia nucleare composta dal marito, moglie e figli , inneggiano a famiglie monoparentali o alle coppie dello stesso sesso, propugnano l’uso libero delle droghe, fomentano il poco rispetto delle norme emanate dal Governo e approvate dal Parlamento, organi eletti democraticamente dalla maggioranza degli italiani!
La risposta dell’UdC è un forte sostegno al coinvolgimento delle associazioni volontaristiche nelle strutture consultoriali ed ospedaliere, ove poter svolgere un servizio gratuito rivolto a donne e coppie che si trovano a vivere una gravidanza difficile, pur non avendo necessariamente fatto richiesta di abortire ed hanno invece bisogno di aiuti e alternative, spesso ignorate nei loro drammi da chi pensa di difendere libertà e diritti, ma di fatto li calpestano soltanto.
L’UdC difende con forza l’azione dei Volontari messa in campo dalle associazioni di promozione sociale, in piena collaborazione con gli ospedali e con i consultori, ritenendo che ciò non costituisce un attacco alla libertà delle donne o la delegittimazione degli operatori sanitari, mentre va visto come un servizio che realizza la piena applicazione della legge 194 e delle norme vigenti nella sua parte preventiva, là dove esse operano per individuare e rimuovere le cause che porterebbero la donna all’aborto.
Sbandierare che le donne possano farsi “convincere” contro la propria libertà di scelta, significa considerarle prive di intelligenza, autonomia di pensiero e forza decisionale. Noi dell’UdC riteniamo invece che le donne meritino il riconoscimento della loro dignità, dando loro quella fiducia e sostegno che donano speranza e coraggio, indispensabili per accogliere quei figli che hanno diritto di nascere e mettendole così nelle migliori condizioni possibili.
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