In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 che si celebra il 22 marzo, la LIPU di Benevento, impegnata da molti anni nella tutela e valorizzazione dei corsi d’acqua locali, rilancia il tema della buona gestione delle risorse idriche per migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici.
Benevento è una città ricca di corsi d’acqua. I fiumi Sabato e Calore insieme a una serie di torrenti e ruscelli caratterizzano questo territorio, ma sono anche esposti a una forte pressione antropica.
Con i cambiamenti climatici in atto, l’acqua sta diventando una risorsa naturale sempre più preziosa. La mancanza di acqua pulita può causare conflitti tra le persone e in alcune parti del mondo questo è purtroppo già realtà come evidenzia la campagna della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024 dedicata al tema “Acqua e Pace”.
La ricchezza d’acqua del nostro territorio è una grande fortuna ed è nell’interesse nostro e di quello dei nostri figli di utilizzarla in modo sostenibile. Occasioni attuali per dimostrare questo interesse sono tante, come per esempio: il progetto della depurazione delle acque reflue urbane che dovrebbe finalmente mettere fine all’immissione diretta nei nostri fiumi degli scarichi non depurati della maggior parte del comune di Benevento oppure la redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale che potrebbe stabilire le priorità per un ambiente urbano più ecologico e progetti come quello di un parco fluviale in equilibrio tra esigenze ricreative e ambientali, ma anche il progetto della cosiddetta “Messa in sicurezza della Contrada Pantano” che, per minimizzare i danni ambientali collegati all’intervento, potrebbe diventare un’opportunità per rinaturalizzare l’area del Parco di Cellarulo.
Interventi a favore della natura trovano ora anche considerevole supporto sia dal lato legislativo che finanziario: La “Strategia europea sulla biodiversità per il 2030” e la nuova “Legge europea sul ripristino della natura”, approvata il mese scorso dal parlamento Europeo, hanno entrambi come obiettivo di combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, riducendo – al contempo – i rischi per la sicurezza alimentare, mentre uno dei propositi relativi agli ambienti acquatici è di ristabilire lo scorrimento naturale di almeno 25.000 km di fiumi in Europa entro il 2030.
Le risorse finanziarie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la “transizione verde” costituiscono un’importante occasione per restituire spazio ai corsi idrici, ripristinare gli ecosistemi acquatici e incrementare la resilienza dei sistemi idrografici, un elemento imprescindibile per una efficace strategia di adattamento ai cambiamenti climatici.
Adesso sta agli amministratori locali di non far passare questo momento storico inutilmente per quanto riguarda le questioni legate all’acqua e di garantire che i fondi non vengano sprecati, ma investiti per opere adatte a rendere e mantenere i corsi idrici, le falde e i pozzi di Benevento sani per la popolazione e la natura.
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