Ogni martedì, dalle ore 20,30, sul Canale Youtube del giornale Lazio Sociale andranno in onda incontri da 50 minuti sui temi importanti che equilibrano la famiglia.
Numerosi professionisti dialogheranno offrendo soluzioni, consigli e suggerimenti per sostenere, tramite il web, le famiglie in questa fase storica di distanziamento fisico. Tratteranno ogni aspetto della famiglia: compatibilità tra genitorialità e lavoro, la scuola, l’economia domestica, la disabilità, la fiscalità, il rischio, la convivialità, la coppia, il gioco, le vacanze e gli spazi domestici. Dialogheranno con i dirigenti aclisti: psicologi, pedagogiste, sacerdoti, insegnanti, giuristi, economisti, operatori di patronato e caf, sindacalisti, operatori turistici, chef e sportivi.
“Le ACLI Provinciali di Latina – afferma il Direttore Nicola Tavoletta – hanno scelto due riferimenti, la centralità delle famiglie e la funzione sociale del lavoro. Indirizzano questa attività associativa ad ogni persona, ma anche agli amministratori locali, che dovrebbero modificare le proprie scelte, proprio in questa fase, rafforzando i servizi alle famiglie. Le priorità sono cambiate e pensare al futuro vuol dire investire sui nuclei familiari, che addirittura vengono oggi prima delle infrastrutture. Il web, lo smart working, stanno cambiando sempre di più la mobilità nel lavoro, quindi servono più soldi spesi sulla cura dei bambini e sulla assistenza ai genitori.
Anche l’economia cambia e ha bisogno di comunità forti, non di consumatori. Gli stipendi sono spesso insufficienti per le famiglie, le amministrazioni comunali dovrebbero lavorare su progetti di welfare di comunità per garantire sussidiarietà. Dal 1 gennaio le regole bancarie sono diventate durissime nei casi di “sofferenza dei correntisti” e servono fondi di solidarietà locali, dovremo costituirli per aiutare quelle famiglie che saltano una rata di mutuo o per un qualsiasi piccolo scoperto. Tutto ciò, oltre all’aiuto materiale, serve a rafforzare la comunità contro la solitudine, che in questo momento rischia di essere la malattia peggiore. A questo devono pensare gli Amministratori locali, non a riportare all’ordine del giorno battaglie vecchie di 30 anni come autostrade e viadotti, riproposte ad ogni campagna elettorale”.
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