“ORARI DI LAVORO INSOSTENIBILI, BASSI SALARI, CARENZA DI SICUREZZA E CONTRATTI GRIGI CIOÈ FATTO DI CONDIZIONI AMBIGUE E PESANTI PER I LAVORATORI: QUESTA È LA CONDIZIONE DI ALMENO MEZZO MILIONE DI LAVORATORI STAGIONALI.
Contratti part-time che arrivano a fare tra le 9 e le 12 ore al giorno, pagati a 5 euro l’ora, in condizioni di lavoro spesso proibitive sia per chi lavora indoor sia per chi lavora all’aperto, aggravate dalle eccezionali ondate di calore che stiamo subendo. Questo si traduce in carenza di sicurezza. Siamo fortemente preoccupati per la precarietà dei lavoratori stagionali che non accenna a diminuire negli anni. Le condizioni contrattuali non corrispondono quasi mai alle vere condizioni di lavoro”.
E’ quanto dichiara il Segretario Generale del Sindacato CLAS Davide Favero, che fa il punto sul fenomeno del precariato dei lavoratori stagionali in Italia.
”Un lavoro a mezza strada tra grigio e nero – continua Favero – I numeri fanno infatti a pezzi la leggenda della manodopera introvabile messa in piedi dalle imprese del turismo, in quanto la vera difficoltà delle aziende nel reperire lavoratori dipende soprattutto dalle scarse, quando non indecenti, condizioni offerte. Continueremo ad essere al fianco dei lavoratori per denunciare violazioni delle norme contrattuali, salariali e della sicurezza. Ma vanno aumentati i controlli ed incentivate le aziende al massimo rispetto delle condizioni di lavoro e salute del personale, anche attraverso un’ulteriore semplificazione delle procedure sotto forma di sgravi alle assunzioni. Non sì fanno più sconti alla dignità dei lavoratori, perché stagionale non vuol dire sfruttabile”.
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