Leggiamo in questi giorni della ulteriore avanzata del virus in termini di contagio, oltre che della situazione sempre più critica delle nostre imprese commerciali schiacciate dalle restrizioni.
Al centro di tutto ciò le conseguenze che ricadono sulle famiglie; oltre alle ovvie difficoltà e paure di carattere sanitario, emergono sempre più le fragilità di carattere familiare e psicologico. A tal proposito apprendo con piacere dalla stampa che le ACLI Provinciali di Latina dal 12 gennaio partiranno con un progetto, denominato “Non Sono Affari di Famiglia”, che prevederà un ciclo di incontri su temi quali l’economia domestica, la disabilità, la fiscalità, il rischio, la convivialità in
un momento storico così critico. Riprendendo e condividendo a pieno le parole del Presidente Nicola Tavoletta, ad oggi le priorità sono cambiate e pensare al futuro vuol dire investire sui nuclei familiari, che addirittura vengono oggi prima delle infrastrutture.
Il web, lo smart working, stanno cambiando sempre di più la mobilità nel lavoro, quindi servono più soldi spesi sulla cura dei bambini e sulla assistenza ai genitori.
Mentre la politica locale continua a riportare all’ordine del giorno battaglie vecchie di 30 anni riproposte ad ogni campagna elettorale, manca ad oggi una riflessione propositiva e condivisa rispetto ai reali problemi del tempo che stiamo vivendo. Mentre aumentano solitudine e timori, diminuiscono le disponibilità economiche di tante famiglie. L’amministrazione pubblica può oggi essere maggiormente presente, con azioni concrete, più di quanto sia già stato fatto? Nonostante l’encomiabile lavoro svolto dagli uffici dei Servizi Sociali nell’ultimo anno, la politica deve oggi dare una accelerazione rispetto al supporto ai nuclei familiari.
Molti cittadini lamentano di non aver ancora ricevuto alcun contributo in merito al “Bonus Affitti”, nonostante l’esiguo importo e quasi ad un anno dalla pubblicazione dell’avviso.
Allo stesso tempo non si hanno ancora informazioni certe sul secondo intervento relativo al “Bonus Spesa” a differenza di tanti altri enti locali che hanno attivato le procedure da mesi.
Inoltre che fine ha fatto il tanto sbandierato fondo “Latina per Latina”? Come sono state utilizzate tali somme? Come verranno utilizzate visto che ad oggi non ci è dato sapere? Ma sopratutto…se non ora, quando? Con tali somme si sarebbe dovuto potenziare i servizi con ulteriori risorse umane, aiutare le famiglie in difficoltà e garantire liquidità alle imprese che ad oggi vedono messa in discussione la propria stabilità alla luce degli imbarazzanti ristori statali. Tutti questi quesiti saranno oggetto di una commissione Welfare richiesta dal sottoscritto per far luce sui vari temi e sulle mancate risposte e se sarà necessario di un Consiglio Comunale monotematico vista l’assoluta priorità dell’argomento.
Matteo Coluzzi – Consigliere Comunale – Coordinatore “Generazione
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