La vigna Sannio, grazie ai suoi undicimila ettari vitati, concentrati perlopiù in un’area abbastanza limitata, consente di percorrere chilometri e chilometri immersi fra le vigne, con la sensazione di essere a contatto con un vero e proprio “monumento agricolo”.
“Pressoché triangolare è la figura del Sannio: la sua superficie sembra sconvolta da straordinari fenomeni, avvenuti secoli innanzi all’epoca della storia. Vi regna un clima temperato e aria pura. Questa provincia ha fertile territorio, grandi ricchezze e sommo ingegno degli abitanti. L’industria delle api vi è diffusa. Immenso il raccolto di vino, abbandonato più alla natura che all’arte” (Francioni Vespoli, Itinerario per lo Regno delle Due Sicilie, 1828)
Gli appassionati ed i cultori, hanno più di un motivo per addentrarsi nel territorio del “Caudium Park. Sono molti, infatti, i vini di pregio che si producono, tutti molto apprezzati e conosciuti in tutta Italia ed all’estero. Di rilievo sono il rosso Aglianico del Taburno, il Piedirosso, il Rosato del Taburno, e i bianchi Falanghina del Taburno, Coda di Volpa, Greco; i vini rinomati della Doc Sant’Agata dei Goti e di quella di Solopaca.
Un percorso alla scoperta degli aromi, dei profumi e delle sensazioni gusto-olfattive dei grandi e generosi vini del Taburno. Un luogo dove con un solo sguardo si è avvolti dalle splendide colline impreziosite da filari e filari di viti coltivate con cura e passione.
Partendo dal versante nord orientale la prima tappa vinicola è Paupisi. Dall’abitato si potrà godere la vista di Torrecuso, seconda tappa del percorso, centro agricolo di origine medioevale, raccolto su uno sperone e ricco di vicoli stretti e tortuosi. Nel percorso che conduce a Torrecuso si avrà la netta percezione di quanto siano estesi i terreni coltivati a vigneti. Questi adagiati in collina, sono ben soleggiati e naturalmente predisposti all’allevamento della vite, si estendono dalle sponde del fiume Calore fino alle pendici del monte Pentine.
A Torrecuso, uno dei comprensori più significativi per l’allevamento del famoso Aglianico del Taburno, si celebra nella prima domenica di settembre la rinomata Sagra dell’Aglianico. Numerosi ed affermati, sono a Torrecuso, i produttori di vino, in particolare di Aglianico e Falanghina. L’ideale è quello di spingersi nella conoscenza delle loro storie fascinose ed intriganti, oltre naturalmente a dedicare particolare attenzione nella degustazione dei loro vini.
Ricordiamo tra le giovani cantine, animate da grande passione e talento: Torre Varano e Cantine Tora. A quelle con tradizione centenaria come Fontanavecchia, Fattoria La Rivolta, Il Poggio, Torre dei Chiusi ecc.
Proseguendo l’itinerario enogastronomico, imboccando via Razzano e proseguendo per via Comunale Palazzo-Acquara si giuge a Foglianise a 5 Km, dove la tappa d’obbligo sarà una visita alla Cantina del Taburno. Azienda conosciuta per i suoi vini di altissima qualità, interessante la visita alla bottaia, ricavata sotto una collina come per le più antiche tradizioni. La tappa successiva sarà Solopaca. Patria dell’omonima prestigiosa Doc, si raggiunge percorrendo la SP 40, che da Vitulano raggiunge l’abitato.
Quest’ultima una strada di montagna particolarmente tortuosa dove, soprattutto al tramonto, è possibile respirare, in alcuni periodi dell’anno un etereo odore di mosto. La cittadina di Solopaca, rinomata per i suoi vini tipici, ha da sempre una forte tradizione vitivinicola. Si racconta un aneddoto che vide Gioacchino Murat sorseggiare il vino di Solopaca, si esaltò al punto di paragonare la potenza di quel vino a quella del cognato Napoleone.
La sosta a Solopaca prevede la visita alla Cantina Sociale, struttura dinamica e di antica tradizione, capace di elaborare vini di qualità legati fortemente al territorio. Scendendo verso la dorsale occidentale del parco del Taburno-Camposauro, a circa 7,5 Km, percorrendo la SP 21 si raggiunge Frasso Telesino, borgo situato ai piedi della catena appenninica del Taburno. La produzione del luogo è legata all’olio d’oliva, a vini pregiati, a formaggi succulenti e a deliziose ciliegie autoctone.
Se oggi l’Aglianico e soprattutto la Falanghina, rappresentano vini di innegabile successo, non si può non ricordare una cantina dalla grande tradizione vitivinicola: l’azienda della famiglia Mustilli. Ubicata nel territorio di Sant’Agata dei Goti, a circa 11 Km da Frasso Telesino, l’azienda rappresenta la storia della vitivinicoltura del Sannio, le cui vicende sono tutte legate profondamente alla cultura del vino.
Dediti da tempo immemorabile alla produzione del vino, la Mustilli testimonia la tradizione e l’innovazione nella produzione di questo nettare, e le sue antiche radici sono testimoniate dalle bottaie scavate nel tufo situate sotto il palazzo di famiglia. Da ricordare poi Bonea, da raggiungere percorrendo la provinciale che da Sant’Agata dei Goti raggiunge Montesarchio, attraversando gli abitati di Moiano, Airola e Bucciano.
Bonea è un piccolo borgo al centro della Valle Caudina ai piedi del Monte Taburno, la cui particolarità è aver ospitato quasi la completa totalità delle marze del vitigno Falanghina piantate e poi diffuse in tutto il territorio. È d’obbligo una visita alla cantina Votino, ubicata lungo la suddetta via Provinciale alla località Fizzo.
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