Con riferimento alla grave situazione sanitaria determinatasi in seguito alla esplosione della pandemia tramite il contagio del virus Covid-19, verificato che il problema è lontano dall’essere risolto nei tempi brevi, come dimostrato dai casi di ritorno ancora in corso, il presidente della Regione Lazio – Nicola Zingaretti – ritenuto necessario dover tutelare la fascia dei cittadini anziani, perché più deboli, e del personale sanitario, perché maggiormente esposto, su proposta dell’Assessore alla Sanità – Alessio D’Amato – ha firmato una ordinanza che rende “obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale” e anti pneumoccocica per tutti i cittadini over 65 e tutto il personale sanitario, a decorrere dal 15 settembre 2020 in concomitanza con l’inizio della campagna di vaccinazione regionale.

La segreteria FAP – ACLI ricorda come questo virus abbia causato notevoli danni in particolare per le persone anziane, in termini di restrizioni, sofferenze e perdita – purtroppo – della stessa vita per tantissimi soggetti maggiormente debilitati; a volte sacrificati(ricordiamo gli anziani “ospiti” nelle Rsa) per le storiche carenze strutturali in impianti e risorse economiche ed umane della situazione sanitaria, “ costretta” anche a decidere e scegliere i soggetti ai quali dovevano essere prestate prioritariamente le cure per salvaguardare la loro integrità. Sappiamo quali sono state le scelte e le tristi conseguenze per tantissimi degenti e/o persone anziane fisicamente debilitate. La risposta della maggior parte di noi è stata composta e rispettosa delle decisioni adottate dalle autorità civili e sanitarie per evitare, o almeno contenere al minimo, i gravi danni che questa epidemia era in grado di generare in modo esponenziale in tutto il paese. Sappiamo che c’è ancora il rischio di una forte ripresa del virus, addirittura con maggiori e pesanti ripercussioni sulla salute, anche dei soggetti giovani che, inevitalbilmente determinano pesanti ricadute per inevitabili contagi all’interno delle strutture sociali e dei propri nuclei familiari, con gravi conseguenze soprattutto, ancora, per le persone anziane o più deboli.

Ed è quindi per il nostro stesso benessere che invitiamo tutte le persone esposte per maggiori fragilità a farsi vaccinare, prontamente, e non perché la mancata vaccinazione comporterà l’esclusione da tutti quei centri e luoghi di aggrecazione (centri anziani e sociali) che comunque richiedono il mantenimento delle distanze ed il rispetto delle ordinanze. Per questo la Segreteria FAP –ACLI invita tutti a vaccinarsi limitando l’infezione contro l’influenza in attesa dello specifico vaccino che è in via di sperimentazione, per la tutela della salute di tutti.

 

Per la Segreteria FAP-Acli Il Segretario Donato Romagnuolo Il Vice Segretario Franco Assaiante, Latina.

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