IL GIUDICE DEL LAVORO, DOTT.SSA CECILIA ANGELA ILARIA CASSINARI, DEL TRIBUNALE DI BENEVENTO, HA ACCOLTO LA RICHIESTA PRESENTATA DALL’UFFICIO LEGALE DI UNIMPRESA VALLE CAUDINA PRESIETUTO DALL’AVVOCATO NICOLA MAGLIONE.
Il responsabile area legale della Federazione Terzo Settore di Unimpresa Valle Caudina, l’avv. Nicola Maglione, esprime tutta la sua soddisfazione per il “risultato storico, raggiunto con la sentenza dello scorso 24 giugno. La sentenza nei confronti del Ministero dell’Istruzione e dell’I.C. “F. De Sanctis” di Moiano, pone un chiaro paletto a favore del dipendente, e sancisce un principio di giustizia ed equità non riscontrabile fino ad ora”.
La ricorrente, nella sua qualità di dipendente di ruolo del MIM, profilo di collaboratrice scolastica, in servizio presso l’I.C. “F. De Sanctis” di Moiano, aveva fatto domanda per il trattenimento in servizio, ma non avendo raggiunto, all’approssimarsi del 67° anno di età, il minimo contributivo per l’accesso a pensione, si era vista respinta l’istanza. Questa decisione da parte dell’Istituto scolastico di Moiano e del Ministero dell’Istruzione avrebbe sancito, senza alcuna possibilità di appello, la fine del rapporto di lavoro per la nostra ignara lavoratrice, con la conseguenza nefasta dell’impossibilità materiale di poter avere un qualsiasi salario per sopravvivere. “Né avrebbe potuto ottenere un lavoro alla sua età – precisa il presidente di Unimpresa Irpinia Sannio Ignazio Catauro – a 67 anni diventa materialmente difficile, se non impossibile inventarsi un lavoro dalla sera alla mattina. Un plauso ad un atto di vera giustizia sociale quello che la sentenza del Tribunale di Benevento ha sancito in questo caso. E un ringraziamento particolare all’amico avvocato Maglione che in questo modo ha voluto anche dimostrare che le associazioni come la nostra assolvono ad un ruolo sociale fondamentale, utile non solo alle imprese”.
“Paventando pregiudizio imminente e irreparabile, – spiega con precisione l’avvocato Nicola Maglione di Unimpresa – la sentenza ordina all’amministrazione scolastica, in via cautelare e urgente, che la collaboratrice scolastica ricorrente, può proseguire nel suo rapporto di lavoro”.
Il giudice con la sentenza ha deciso, per la prima volta, il trattenimento in servizio della ricorrente in vista del raggiungimento dell’età pensionabile, non avendo maturato il requisito contributivo per il conseguimento del diritto a pensione. Pertanto si direbbe in questo caso “Giustizia è fatta”, la collaboratrice scolastica potrà continuare giustamente a svolgere il proprio lavoro e aspettare che maturi l’età giusta per andare in pensione. L’istanza era stata respinta con la motivazione che la ricorrente non avrebbe comunque raggiunto il requisito di vent’anni di contribuzione entro il compimento del 71° anno di età. Pertanto, il rapporto di lavoro era destinato a concludersi al termine di questo anno scolastico.
“Una materia piuttosto complessa – conclude l’avvocato Maglione – quella in tema di rapporti di lavoro nell’ambito dei nuovi contesti lavorativi della pubblica amministrazione, che stanno creando non pochi contenziosi. La lungimiranza messa in campo dai Giudici consente di ripristinare comportamenti virtuosi anche nella stessa Pubblica Amministrazione”.
Con apposito provvedimento l’Istituto F. De Sanctis di Moiano, l’11 luglio ha provveduto, naturalmente, ad annullare il provvedimento precedente e dunque a reinserire in ruolo la collaboratrice scolastica M. D.
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