di Andrea Riccardi
Oggi per la Chiesa la situazione è molto difficile. Si tratta di una delle tante crisi che il cristianesimo ha vissuto o di un definitivo declino? È un interrogativo che inquieta anche chi guarda al cristianesimo dall’esterno. Ma crisi non vuol dire necessariamente fine. Può essere un’opportunità per aprirsi al futuro, sapendo che il grande rischio è accontentarsi di sopravvivere, rimpiangendo un passato migliore. La soluzione è vivere nella crisi. La Chiesa oggi è chiamata a una condizione di lotta, questa volta non contro nemici esterni ma contro l’indifferenza e il discredito.
«La notte tra il 15 e il 16 aprile 2019, la cattedrale di Notre-Dame de Paris è andata a fuoco.» Quell’incendio – con cui si apre il libro – devastò un centro storico della cristianità europea e rappresentò anche simbolicamente la situazione di crisi in cui la Chiesa versa da molti anni. In Francia come in Italia, in Europa e altrove nel mondo si è assistito a una continua riduzione della pratica religiosa, al calo delle vocazioni, a una minore incidenza della presenza cattolica nella vita pubblica. Una situazione di vuoto che – come argomenta Riccardi – ci riguarda tutti e che questo libro documenta attraverso le cifre e gli avvenimenti ma anche con le prese di posizione dei protagonisti del dibattito interno alla Chiesa, dai papi ai vescovi, dai teologi agli animatori dei principali movimenti religiosi. Da un grande storico della Chiesa e del mondo religioso, protagonista della vita pubblica italiana, l’impressionante radiografia della crisi del mondo cristiano e l’analisi del dibattito e delle diverse idee su come uscirne.
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