di Nicola Tavoletta
Il primo Compleanno è sempre una ricorrenza speciale, lo è sicuramente per chi ti è intorno, per chi ti ama e accompagna la crescita. Oggi a Formia si accende una prima candelina bellissima, quella di Anna Rossini.
Un primo compleanno che evoca la vita con il sapore del suo fascino, un gusto complesso, elementare e raffinato. Una elaborazione di relazioni che si accende in un patrimonio originale, unico, come lo è, appunto, l’esistenza di una donna o di un uomo.
E’ una prima candelina che esprime tutto questo nel passaggio da un secolo ad un altro nella anagrafica di una persona.
Ciò non solo nella memoria di racconti, ma, viva Dio, nella vivacità di intelligenza e coscienza pronte a scattare nella attualità.
Lo stile di mia Nonna è questo: quello slancio energico nel presente per costruire il futuro. Una ansia di futuro che non festeggia il passato perché già dedicata a costruire per sé e per i cari il dopo, senza conservare, senza risparmiare.
Non esistono i cent’anni di prima senza il prossimo tempo.
Mia Nonna, la Maestra Anna Rossini, mi trasmette da quando sono nato questo pensiero, tale interpretazione della vita. Una costanza di sfide, anche taglienti e sprezzanti con la capacità di interpretarle con un lucido pragmatismo.
Un generoso razionalismo oserei dire.
Mia Nonna è la mia Maestra, così come mio Nonno, Ettore Fiorentino, era il mio Direttore didattico.
Ho avuto la esclusività dello loro funzioni, caratterizzate con forza nei due aggettivi possessivi, che mi hanno fatto vivere una infanzia felice e non solo.
Non racconto oggi la biografia dei cent’anni, ma la genesi intellettuale di questo primo anno; una interpretazione di vita della quale sono fieramente contaminato.
Oggi non vedrò mia Nonna perché la condizione sanitaria me lo sconsiglia vivamente e mai tale avverbio avrebbe più significato, ma starò insieme a mia figlia Giulia, che per secondo nome si chiama proprio Anna, e con la quale parlerò di presente e futuro.
Mentre scrivo mi raggiunge, da un’altra stanza, la voce di un insegnante e degli studenti tramite la didattica a distanza, è la scuola di oggi, quella che esisiste Grazie al grande lavoro tuo Nonna, impegno riconosciuto ancora dai tuoi alunni.
Buon Compleanno, Augurissimi per noi
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