«Il calo dell’inflazione segnalato oggi dall’Istat è solo virtuale e tecnico, l’economia reale racconta tutta un’altra storia. La vita quotidiana è segnata da una fase molto complessa, di rialzi continui e frutto della speculazione soprattutto sulle materie prime. In un contesto difficile, il governo è riuscito a confezionare una legge di bilancio prudente e di buon senso, tuttavia dal nostro punto di vista va immediatamente rivolto lo sguardo al futuro: servono più risorse per rilanciare in maniera compiuta e strutturale l’economia italiana. Le attuali condizioni, interne e internazionali, infatti, corrono il rischio di fermare la crescita del pil, anche al di sotto delle previsioni contenuta nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «L’aumento generalizzato dei prezzi non è stato contenuto dall’incremento repentino del costo del denaro, anzi: la fiammata dei tassi non solo non ha prodotto benefici sul contenimento dell’inflazione, ma ha portato a enormi danni in particolare per quanto riguarda il peggioramento delle condizioni di accesso al credito bancario» aggiunge Ferrara.
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