COSTRETTI A RESPIRARE ARIA NOCIVA IN TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE DI APRILIA
“Mentre siamo tutti impegnati a limitare gli assembramenti ed a contenere al massimo i contagi da covid-19, con provvedimenti restrittivi in vista del ferragosto, anche questa mattina siamo stati costretti a respirare l’aria contaminata che proviene dell’impianto di smaltimento e recupero rifiuti di Aprilia, andato a fuoco lo scorso 9 agosto. Lo Stato, la Regione, le ASL e tutte le varie Istituzioni, giustamente, stanno tenendo alta l’attenzione sul coronavirus ma, da giorni, c’e’ la presenza di diossina nell’aria, con possibili ricadute sulla salute pubblica”. Lo ha affermato il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, in riferimento all’incendio dell’Impianto Loas di Aprilia, che preoccupa sia la cittadinanza che l’Amministrazione Comunale, pronta ad assumere ogni azione utile
per la salvaguardia ambientale del territorio.
“Dopo gli incendi di Pomezia e Aprilia – prosegue il sindaco di Anzio – e’ arrivato il momento che la Regione si assuma l’onere
di una puntuale mappatura di tutti questi impianti, con la verifica del loro stato attuale e dei conseguenti rischi per la
salute dei cittadini. Come Comune, a tutela della salute pubblica, – conclude il sindaco De Angelis, che sta seguendo da vicino con
gli Enti preposti l’evoluzione della vicenda – ci riserviamo la costituzione di parte civile nel procedimento penale, che andrà
ad instaurarsi in ragione dei gravi fatti accaduti a pochi chilometri da Anzio”.
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