“Le Acli Provinciali di Latina, – afferma il Direttore provinciale Nicola Tavoletta, – nell’interesse comune e nella funzione propria di ‘corpo intermedio’ portano a conoscenza come la scadenza per la richiesta del REM, il reddito di emergenza, è stata prorogata dal 30 giugno al 31 luglio 2020”.
Vista la inedita situazione che interessa nuclei familiari non abituati all’assistenza, il direttore Tavoletta, precisa quali sono le quattro condizioni per poterne usufruire:
1) residenza in Italia, da verificare con riferimento al solo componente richiedente il beneficio;
2) un valore del reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore all’ammontare del beneficio, quindi non superiore a 400/800 euro, a seconda della composizione del nucleo familiare;
3) un valore del patrimonio mobiliare familiare, con riferimento all’anno 2019, inferiore ad una cifra di 10.000 euro, accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro. Tale massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;
4) un valore Isee inferiore a 15.000 euro
Gli effetti del Covid hanno reso vulnerabile, quindi, una nuova categoria di persone, fino ad oggi fuori dai radar dell’aiuto tradizionale e istituzionale. Con drammatiche disparità tra le regioni, come rilevato anche dal Rapporto Osservasalute. In Italia un milione di persone non riesce più a provvedere agli acquisti di cibo e beni di prima necessità. Si tratta di famiglie numerose, anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi. Centinaia di migliaia di “impoveriti dalla pandemia” si sono rivolti per la prima volta alle mense assistenziali, così come sono aumentati del 30% (fonte Affide) gli italiani che si sono messi in fila al Monte dei Pegni. Un fenomeno che riguarda fasce sociali che mai prima della pandemia avevano chiesto aiuto a strutture caritative.
“Le Acli – conclude Nicola Tavoletta – hanno rappresentato tale situazione durante l’incontro degli Stati Generali con il Governo e la nostra delegazione nazionale ha espresso le seguenti proposte: riforma della filiera della formazione professionale, ripensare all’IRPEF recuperando la progressività ora troppo indebolita, ampliare le detrazioni fiscali in tema di salute, rafforzare il sistema previdenziale, introducendo la universalità della flessibilità dell’accesso alla pensione e chiedendo il pieno sostegno politico alla proposta per l’assegno unico per figlio a carattere universale per le famiglie del ddl Del Rio-Lepri”.
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