“ANDRÒ FINO IN FONDO PER VERIFICARE SE ALLA VICENDA ABBIANO CONCORSO INTERESSI DIVERSI E AGIRÒ CONTRO CHI HA PUBBLICATO FAKE NEWS IN QUESTI GIORNI”.

Con una lunga lettera, Gennaro Sangiuliano, il Ministro della Cultura si rivolge alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per rassegnare le sue irrevocabili dimissioni da Ministro.

Toccanti ma foriere di profondo significato le parole usate dal Ministro Sangiuliano: “… dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico… ti ringrazio per avermi difeso con decisione – rivolgendosi alla Presidente del Consiglio – per aver respinto una prima richiesta di dimissioni e per l’affetto che mi hai dimostrato”.

Nella missiva inviata a Palazzo Chigi, Sangiuliano si sofferma sulle tante cose fatte al Ministero di Via del Collegio Romano: “Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. – sottolinea il Ministro Sangiuliano – a partire dall’aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento”.

Nella missiva il Ministro si sofferma poi sulle tante cose messe in campo e che nei prossimi mesi vedranno la loro piena realizzazione, come per esempio l’apertura a Milano di Palazzo Citterio, a Napoli dell’ex Albergo dei Poveri, poi e l’ampliamento degli Uffizi a Firenze e l’importante investimento ministeriale per la Biennale di Venezia.

“Per la prima volta – continua Sangiuliano – in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche”. E forse proprio questo suo iper attivismo lo ha spinto fra le braccia delle trappole di coloro che stavano aspettando con grande attesa un suo qualsiasi scivolino, ed in particolare quando dichiara di essere consapevole “di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli”.

Gennaro Sangiuliano chiarisce senza ombra di dubbi le motivazioni che lo spingono alle dimissioni: “Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare”.

Il ministro sottolinea quanto sia importante in primis la sua onorabilità. Nella missiva non lascia dubbi sulla strenua e decisa volontà di lottare per difenderla, naturalmente per fare questo sostiene che deve avere le mani libere: “… dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza senza coinvolgere il Governo”.

Ribadisce che neppure un euro del Ministero è stato speso per attività diverse da quelle istituzionali per il ruolo di Ministro, e avrà modo di dimostrarlo in tutte le sedi e non solo: “Andrò fino in fondo – conclude Sangiuliano – per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.

 

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