IL PRESIDENTE DELLA REGIONE DONATO TOMA HA PARTECIPATO QUESTA SERA ALL’INCONTRO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE EDDIE LANG PER RENDERE OMAGGIO AL GRANDE SALVATORE MASSARO, AL SECOLO APPUNTO EDDIE LANG, IN OCCASIONE DEL 120ESIMO DELLA NASCITA.
Teatro dell’incontro il castello ‘Pignatelli’ di Monteroduni. Presenti tra gli altri il sindaco Nicola Altobelli, il primo Presidente del Festival, Luigi Scarduzio, e l’attuale Presidente e direttore artistico Marco Zampogna.
“Sono qui per un altro importante tributo all’enorme genio di un musicista che ha fatto la storia, lasciando, in pochi anni di attività, un solco profondo nella linea evolutiva del jazz” ha detto Toma che nel suo intervento ha parlato del talento del musicista e dell’importanza del Festival che ogni anno in estate, attraverso la grande musica jazz, ne evoca la statura.
“La Regione – ha proseguito Toma al cui fianco sedeva l’assessore al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno – punta forte sulle rassegne che aggiungono nuova linfa al circuito della buona cultura e, contemporaneamente, mantengono vivi i legami con il passato. L’Eddie Lang Jazz Festival ha tra l’altro avuto il merito di aprire la strada alla grande stagione dei Festival molisani. Crediamo molto nelle potenzialità delle iniziative ben concertate, con una storia ormai consolidata alle spalle.
“La volontà politica della Regione é quella di indirizzare tutti i Festival molisani di qualità su una linea di intervento strategico autonomo, con un sostegno fisso.
“La cultura è per noi un valore essenziale in una società evoluta, quando poi si abbina a un possibile ritorno in termini turistici, non c’è dubbio che siamo sulla strada giusta.
“Faccio i complimenti a tutti voi, grazie per quello che avete saputo costruire nel tempo. Proseguite nella missione culturale che curate con amore e tenacia” ha concluso Toma che, dopo aver apprezzato l’esibizione dei musicisti Pietro Condorelli ed Eleonora Strino, ha imbracciato anche lui la chitarra, una Gibson L5 custom del ’37 (il modello preferito da Eddie Lang), chiudendo in note l’incontro.
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