PETITTO: “VIA APPIA-REGINA VIARUM PATRIMONIO MONDIALE UNESCO, OPPORTUNITÀ STORICA PER L’IRPINIA”

 La ‘Via Appia-Regina Viarum’ entra nella lista del Patrimonio Mondiale, diventando così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Unesco.

Un traguardo storico frutto di un lungo lavoro, di una interlocuzione costante con il Ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano , fino alla decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi, del riconoscimento ad un Monumento dell’ingegneria stradale”.

Così il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo in Campania di “Moderati e Riformisti”, nell’esprime soddisfazione per la notizia comunicata dal Ministro alla Cultura e già anticipata per le vie brevi nei giorni scorsi.

Questa storica via- prosegue Petitto– una delle prime e più importanti strade romane, rappresenta non solo un collegamento fisico tra le città ma anche un simbolo di unità culturale e storica per l’Italia e per il mondo intero.

Un’opportunità importante per la Campania e l’Irpinia per creare un indotto turistico, economico e culturale. La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio storico, archeologico e naturalistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei.

 Dopo un anno di duro lavoro, ora attraverso la sinergia tra Governo, Regione ed Enti locali interessati, possiamo riprogrammare investimenti e progetti da collegare all’offerta culturale del sito diventato patrimonio Unesco, straordinario volano per l’economia delle aree interne”.

L’onorevole Petitto, nel ringraziare il Ministro Sangiuliano per aver mantenuto gli impegni assunti, rilancia anche la sfida per  completare l’iter amministrativo già in itinere per candidare i siti archeologici della provincia di Avellino  a diventare di interesse culturale nazionale. “Sono certo che raggiungeremo anche questo traguardo- conclude il capogruppo di Moderati e Riformisti- considerata l’attenzione che ancora una volta il Ministro ha mostrato verso il nostro territorio e le sue straordinarie ricchezze”.

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