“Castel di Guido e’ un patrimonio agricolo sapientemente gestito da Roma Capitale da oltre 40 anni. Affidare la gestione ad altri, magari a un sistema di cooperative maggiormente orientate ai propri interessi anziché a quelli pubblici, significherebbe vanificare un importante percorso di crescita e sviluppo già intrapreso da questa Amministrazione sin dai suoi esordi.
Tre gli elementi portanti dell’attuale gestione dell’azienda agricola Castel di Guido: la valorizzazione della biodiversità; la tutela dell’ecosistema; la creazione e il consolidamento di un’economia di tipo circolare attraverso una serie di investimenti su prodotti a km 0 di eccelsa qualità quali i grani antichi, l’olio extravergine, gli ortaggi e tanto altro.
Sul fronte lavoratori, inoltre, stiamo procedendo con le stabilizzazioni degli addetti OSA attese da ben 24 anni e con le quali garantiremo un futuro migliore e più sereno a queste persone. Alla luce di tutto questo, non comprendiamo la repentina e immotivata decisione, maturata dalla Regione Lazio, di indire un bando finalizzato a sottrarci la gestione di Castel di Guido per affidarla a soggetti terzi. Una volontà perentoria che la giunta Zingaretti dovrebbe quantomeno motivare alla nostra Amministrazione e ai cittadini romani, dal momento che sancirebbe la clamorosa interruzione di un rapporto che dura dal 1978. Per il bene di Castel di Guido e a tutela dell’azienda e dei lavoratori attualmente impiegati, la Commissione Ambiente auspica un ripensamento della Regione Lazio su una decisione che appare inspiegabile e irrazionale”. Lo dichiara, in una nota stampa, il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Diaco.
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