“Siti contaminati e bonifiche fantasma: ennesima occasione sprecata per velocizzare l’iter delle opere necessarie per risanare i territori contaminati del nostro Paese”.

La bocciatura, da parte del Governo, degli emendamenti del Senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) al Decreto Semplificazioni, volti a semplificare e snellire le procedure per gli interventi e le opere nei siti oggetto di bonifica che interessano l’intero territorio nazionale, colpiscono pesantemente l’economia del Lazio”. A sostenerlo in una nota la Confapi di Roma e Lazio.

“Cosi’ la Bonifica della Valle del Sacco resta un miraggio- sostiene Massimo Tabacchiera, Presidente di Confapi Roma e Lazio- una mera espressione su carta e null’altro. Nonostante la Valle del Sacco sia uno dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) più estesi di Italia, con un territorio vasto circa 7.300 ettari, che si estende in 19 comuni nel territorio di Roma e Frosinone.

Un’area che abbraccia 200 mila residenti, oltre 100 aziende”. Per la bonifica sono stati stanziati circa 57 milioni di euro attraverso l’Accordo di Programma Quadro firmato nel 2019 tra il Ministero dell’Ambiente e Regione Lazio. Studiati e redatti con le organizzazioni degli industriali, discusse con i comuni e con le associazioni ambientaliste avevano richiesto migliaia di ore di studio e di incontri, gli emendamenti avrebbero permesso una rapida conclusione al processo di riscatto di un territorio martoriato dall’inquinamento che sta cercando di rilanciarsi”

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