Il Tar, sezione staccata di Latina, ha rigettato la richiesta di sospensiva del ricorso avanzato dal Consorzio Stabile Telegare. Quest’ultimo, infatti, aveva presentato il ricorso amministrativo al fine di ottenere l’annullamento della Determinazione Dirigenziale della Provincia di Frosinone con la quale si è provveduto ad aggiudicare definitivamente la gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione di lavori per la riqualificazione e messa in sicurezza area stazione, nel Comune di Frosinone, per l’importo di € 3.746.468,34.
I giudici amministrativi hanno infatti “Ritenuto, alla prima delibazione consentita in sede cautelare, che le censure appaiono rivolte avverso insindacabili scelte di merito della stazione appaltante e che sussistono dubbi sulla tempestività del ricorso”. Nell’ordinanza si legge che è stato quindi “Ritenuto di condannare la parte ricorrente a corrispondere la somma liquidata in dispositivo a favore delle Amministrazioni resistenti e di EUR Costruzioni s.r.l. e di
compensare le stesse con Rizzo Costruzioni s.r.l.”, ossia, rispettivamente, la prima e la seconda impresa classificata nella procedura di gara espletata dalla Provincia in qualità di Stazione Unica Appaltante. All’Amministrazione comunale era invece riservata la stipulazione del contratto e la fase di attuazione ad esito dell’affidamento.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha quindi rigettato la domanda di tutela cautelare presentata dal Consorzio, condannando lo stesso al pagamento in solido delle spese della presente fase.
Il Comune di Frosinone si era costituito in giudizio, per il tramite dell’avv. Alberto Fantini, al fine di resistere contro il Consorzio per giungere, quanto prima, alla stipula del contratto di appalto dei lavori: l’interesse dell’Amministrazione Ottaviani, infatti, era di raggiungere una pronta ed immediata soluzione del contenzioso dovendo procedere con l’esecuzione dei lavori trattandosi di un progetto di rilevanza strategica, finanziato con fondi pubblici.
L’eventuale mancato rispetto del cronoprogramma di realizzazione delle opere inserite nel Programma di recupero delle periferie allegato alla Convenzione sottoscritta tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Ente comunale, unitamente al venir meno degli impegni assunti da quest’ultimo per la messa a disposizione del nuovo parcheggio a servizio dell’infrastruttura ferroviaria di FS, avrebbero comportato la revoca dell’intero finanziamento concesso al Comune del valore complessivo di € 17.995.818,81, determinando le condizioni di disinvestimento delle risorse finanziarie del valore complessivo di circa € 16.000.000 attivate da R.F.I. per la ristrutturazione, ammodernamento e miglioramento dell’accessibilità dell’infrastruttura ferroviaria di proprietà.
La riqualificazione e messa in sicurezza dell’area stazione, così come indicato dal progetto dell’amministrazione Ottaviani, prevedono, tra l’altro, lavori di arredo urbano, aree verdi e retroilluminazione da terra. Tra le altre cose, negli interventi appare la pedonalizzazione dell’intera superficie antistante l’edificio viaggiatori mediante l’eliminazione della viabilità di transito che attualmente separa lo stesso dalla piazza, e la rivisitazione dell’intero sistema di viabilità dell’area. Nello specifico, il progetto prevede anche il completamento dell’edificio polivalente di Corso Lazio, la realizzazione della scuola materna di Corso Lazio, il miglioramento della sicurezza stradale e piste ciclabili, il completamento del verde pubblico su Corso Lazio, la delocalizzazione degli uffici Mise e la realizzazione della scuola elementare di Corso Lazio.
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