Il presidente della Regione, Marco Marsilio, intervenendo, questo pomeriggio, a Pescara, all’apertura del Festival Dannunziano, lo ha definito “un festival di recente invenzione, ma è come se fosse secolare, a significare il profondo rapporto della città di Pescara e della regione Abruzzo con il suo grande poeta e suo grande concittadino, Gabriele d’Annunzio”.
Secondo Marsilio “era bene organizzare, rivalutare e tornare a diffondere la conoscenza di questo grande personaggio, per troppo tempo misconosciuto. Anzi, spesso anche totalmente frainteso. L’obiettivo è fare in modo che, attraverso questo Festival, – ha spiegato – si creino l’attenzione e l’interesse necessari oltre che un motivo di approfondimento e di riflessione culturale sul presente e sul futuro”.
Il presidente Marsilio ha poi aggiunto che “quest’anno in particolare c’è un elemento specifico, molto importante, perché, grazie alla collaborazione con la Fondazione Vittoriale, preseduta da Giordano Bruno Guerri, che, non a caso, è anche il direttore artistico del Festival, la Regione Abruzzo ha partecipato all’acquisizione del cosiddetto Fondo Palmieri. Si tratta di un privato cittadino che aveva la proprietà della più grande collezione di opere, di libri e di manoscritti dannunziani al di fuori di quella detenuta dallo stesso Vittoriale. Per cui, insieme al Vittoriale abbiamo provveduto a fare questo acquisto e ci tengo a ringraziare il Consiglio regionale che ha finanziato questa operazione di acquisizione del patrimonio culturale che permetterà alla città di Pescara di allestire una biblioteca di 15.000 volumi che darà ancora maggiore lustro e spessore alla città e soprattutto alla sua tradizione e radice dannunziana. Una città che porta nel suo logo il volto, l’icona di Gabriele d’Annunzio – ha concluso – non poteva non essere protagonista di questa importantissima operazione culturale”.
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