di Giulia Scorziello e Federica Rosso
L’anno di pandemia ha notevolmente incrementato il numero di giovani a rischio disagio giovanile, emarginazione, devianza che solo sul territorio del Comune di Latina tocca una cifra che sfiora quasi le 15.000 unità. Per far fronte all’emergenza in crescita,è stato promosso il Servizio Faro Latina, un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, promosso dal Comune di Latina e gestito dall’impresa sociale ENAIP (Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale).
È rivolto a tutti i giovani tra i 15 e i 34 anni residenti nella Provincia di Latina. L’iniziativa ha come obiettivo principale l’inserimento dei giovani in percorsi di crescita individuale atti a valorizzare capacità inespresse e/o interessi personali e, al contempo, orientare gli stessi verso nuove scelte formative o lavorative. Si favoriscono interventi funzionali attraverso attività che possano coinvolgere e che, contestualmente, possano creare motivazione, fiducia in sé stessi, senso di appartenenza e responsabilità sociale. Un ulteriore scopo è la possibilità per i giovani di indirizzarsi verso un canale professionale di proprio interesse attraverso il quale poter acquisire nuove specifiche conoscenze, oltre che sperimentare le proprie capacità e aumentare gli strumenti di lavoro. Faro Latina infatti organizza corsi e laboratori gratuiti su temi di rilevante attualità e di notevole interesse per i giovani quali economia, ambiente, benessere personale, digitale, sicurezza, cultura, grafica e iniziative di alfabetizzazione professionale.
Il progetto, quindi, ha un carattere dinamico, con la capacità di cambiare e adattarsi ai mutamenti, in base alle esigenze e le richieste dei beneficiari, con l’obiettivo finale di aiutare e sostenere l’ utenza della provincia che può trovarsi in una condizione di difficoltà per esigenza lavorativa o per una dinamica più personale.
Le attività previste sono suddivise in tre ambiti di intervento con funzioni e servizi specifici, ma interconnessi e integrati tra loro al fine di un interscambio continuo di informazioni e azioni. La prospettiva alla base, infatti, fa fede ad una multidimensionalità degli obiettivi e un lavoro di rete che vede impegnati professionisti di vari settori. I giovani inseriti nel progetto saranno pertanto guidati nelle varie fasi, secondo una logica educativa e per fascia d’età.
Un primo ambito offre la possibilità di entrare in contatto con la realtà progettuale fornendo iniziali informazioni precise su attività programmate, modalità e tempistica di realizzazione e con l’invio del materiale all’utente per la raccolta dei dati. Un colloquio motivazionale con le psicologhe del progetto chiarirà poi gli altri due servizi disponibili, quali il supporto psico-educativo della durata di cinque incontri e l’orientamento al lavoro: viene individuata la direzione più utile che il/la giovane possa intraprendere per poter pienamente percorrere la traiettoria desiderata.
Il secondo passaggio prevede un sostegno alla scelta dei giovani proseguendo nell’inserimento con empatia mentre si sondano le profonde attitudini e disposizioni naturali di ogni iscritto per lavorare sulla costruzione di un forte ruolo di decisionalità circa la propria vita e la propria identità.
In ultimo, vi è la partecipazione attiva e costruttiva ai laboratori e/o corsi previsti e scelti dalla persona. L’attività è vista come opportunità di dare libero spazio al proprio mondo, al bisogno di esprimersi, alle proprie emozioni e ai propri pensieri e rappresenta per i giovani un momento fondamentale nel percorso di crescita personale e di comunicazione con gli altri. Si tratta di un protagonismo costruttivo dei ragazzi, di un bisogno di espressione creativa che difficilmente la scuola, fatta di una relazione didattica prevalentemente frontale, unidirezionale e valutativa, riesce a promuovere. Se è vero che il domani è risultato degli errori di ieri forse progettare innovazione, superamento e arricchimento potrebbe significare investire proprio sui nostri ragazzi, prestare attenzione alla relazione come catalizzatore di cambiamento.
Contemporaneamente a questo circuito, Enaip ha inserito per i ragazzi che decidono di iscriversi, la possibilità di partecipare a dei gruppi di ascolto divisi per fasce d’età: uno dai 15 ai 21 anni, l’altro dai 22 ai 34, in un breve percorso di approfondimento di sé. L’obiettivo è poter creare uno spazio personale di ognuno all’interno del quale portare i propri vissuti e condividerli con altri in una forma comunque protetta.
Inoltre sono stati inseriti due Workshop per la durata complessiva di 5 incontri, in cui poter apprendere nozioni, fare esercitazioni e sperimentare le proprie capacità, su temi di interesse condiviso come il colloquio di lavoro e la comunicazione efficace. Concentrarsi su argomenti concreti, aprire il confronto e muoversi su scenari operativi vuol dire anche garantire la possibilità di trasformare il vincolo in risorsa.
Le informazioni su tutte le attività promosse e organizzate sono reperibili sul sito Faro Latina (www.farolatina.it). Ulteriori notizie si possono ottenere compilando l’apposito form presente sul sito, accessibile anche attraverso i social o telefonando al n. 388 869 0229 dove risponderà la coordinatrice del progetto Dott.ssa Corinna Canori.
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