“GRAZIE ALLE SOLLECITAZIONE DEL GOVERNO MELONI, LA COMMISSIONE HA FINALMENTE CHIARITO COME LA DICITURA ‘INGREDIENTI’ SULLE FUTURE ETICHETTE NON DEBBA ESSERE TRADOTTA, E CHE NÉ GLI STATI MEMBRI, NÉ I DISTRIBUTORI POTRANNO CHIEDERE DI AGGIUNGERE LA DICITURA ‘INFORMAZIONI NUTRIZIONALI’ AL CODICE QR APPOSTO SUL RETRO DELLE BOTTIGLIE”.
Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, esprime soddisfazione per la lettera giunta il 12 marzo dalla Commissione europea ai membri della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.
“Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste”, ha sottolineato il ministro Lollobrigida “si è attivato sin da subito per trovare una soluzione alle criticità che avrebbe comportato l’introduzione della norma europea che prevedeva modifiche sulle etichette dei vini. Dopo serrati dialoghi con le associazioni vitivinicole e produttori, abbiamo sollevato la questione prima nell’Agrifish dell’11 dicembre, dove abbiamo chiesto di avere certezze in materia di etichettatura dei vini di fronte a un’interpretazione della norma che risultava poco chiara e dannosa. Dopo un incontro con il Commissario Wojciechowski e il direttore Burtscher abbiamo ottenuto risposte scritte”, ha spiegato il ministro.
“Ringrazio i colleghi di tutti i gruppi politici che trasversalmente si sono attivati, in parallelo all’esecutivo, per raggiungere lo stesso obbiettivo. Il Governo Meloni, capofila in Europa in questa battaglia, ha smesso di subire decisioni imposte da altri, dannose e incomprensibili e salvaguardato i viticoltori italiani ed europei da scelte che avrebbero portato confusione e costi aggiuntivi”, ha concluso il ministro
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