“Alan aveva richiuso tutto reprimendo a fatica lacrime e sensi di colpa. Le forze che aveva percepito mentre avvicinava la mano alla borsa l’avevano profondamente turbato. Gli balenò l’immagine del padre sorridente che gli raccontava le gesta degli Eletti e i rischi che avevano corso per difendere l’eredità dei Templari. Ebbe, fulminea e fuggitiva, la sensazione di essere indegno e inadatto al compito. Non essendo più in grado di tollerare la massa energetica dei fantasmi che gli era piombata addosso e gli penetrava nelle viscere, decise che avrebbe aspettato qualche giorno e poi avrebbe riprovato. Uscì dal caveau sotterraneo della banca tra lo stupore degli impiegati, che non avevano mai visto uno sguardo tanto vacuo e tanto colmo di paura insieme.
Dopo mezz’ora all’aria aperta con le Tumistufi, tuttavia, i buoni propositi di Alan erano svaniti con la stessa velocità con cui si dissipano le chimere dei bambini: «Ei fu» pensò, dando congedo definitivo all’imago paterna che gli era rimasta nel cuore fino ad allora. Dopo anni di controllo, in cui aveva dovuto persino rinunciare a parte della sua paghetta per comprarsi la laurea, era finalmente libero di fare quello che voleva e qualche giorno in più o in meno non avrebbe fatto la benché minima differenza”.
Ecco “Estasi” il nuovo romanzo di Roberto j. Esposito edito da Jolly Roger edizioni.
È la lotta tra il bene e il male il reale protagonista del romanzo di Roberto J. Esposito. Un testo, il suo che ben racconta la battaglia millenaria tra cielo e viscere della terra. A dare voce al testo sono diversi personaggi, ognuno di essi pronto ad incarnare vizi e virtù del celeste e dell’ultra celeste. I cherubini Jack e Fuck, col nome in codice di Pugnale della Fede e Lama di Allah, sono chiamati sulla terra con il potere della reincarnazione, per rintracciare e proteggere Alan, erede di Copernico e detentore di un segreto che vale l’evoluzione della coscienza umana. Da qui un viaggio sul globo terrestre, dove Alan viene presentato come un ereditiere fragile e capriccioso. La sua vita viene trascorsa tra vizi e promiscuità, in notti brave dove il sesso e la droga la fanno da padrone. Il volto del male, viene in qualche maniera rappresentato dalle gemelle Tumistufi, dissimili nell’aspetto, quanto coordinate nel loro fine ultimo: scoprire il segreto che nasconde Alan. Un testo, quello di Esposito capace di presentare la celestialità dei luoghi di culto, come la guerriglia In Etiopia e la chiesa di San Giorgio, scenario, quest’ultimo, capace di presentare un luogo dove versare sangue è la regola. Un libro dove l’estasi è dietro l’angolo, dove le forze angeliche si battono duramente contro quelle demoniache. Un testo dove la massoneria e i suoi simboli accorrono in protezione dello sprovveduto Alan.
Un libro dove l’arca dell’Alleanza viene trattata con la giusta sacralità, e dove le forze Luciferine vengono raccontate nella loro bassezza d’animo. Un libro mistico, quello di Esposito, capace di accompagnare il lettore in un mondo diviso tra basso e alto, luce ed ombre, dove il fine ultimo è l’evoluzione della coscienza umana. L’opera appartiene a una serie intitolata L’Ombra di Copernico in onore e ricordo del grande Astronomo, a cui spettò il non facile compito di smentire la Bibbia sulla rotazione della Terra intorno al Sole. Analogamente alla figura ispiratrice, i personaggi di Roberto J. Esposito lottano contro i luoghi comuni della società massificata e, in ciò, arrivano a mettere in dubbio anche il tradizionale manicheismo del bene e del male. In “Estasi” si rincorre un segreto custodito da millenni e in questa ricerca il lettore passa dai sontuosi uffici dell’alta finanza e dell’élite intellettuale ai quartieri commerciali di una devozione impoverita e bigotta, dai locali notturni di una torbida movida al cuore misterioso dell’Africa Nera, dove le oscurità più atroci si incontrano e scontrano con la spiritualità più pulsante. Il fine rimane quello di contribuire in modo ironico e leggero alla consapevolezza di vivere un periodo di profonda trasformazione dove sembra non esserci più spazio per vecchie e rassicuranti certezze.
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