Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop (www.mozzarelladop.it) nonché produttore di Mozzarella nel caseificio di cui è titolare, in provincia di Salerno, lancia l’allarme: «Soffrirà tutto il comparto dei formaggi». l suo timore è che il coronavirus metta a repentaglio uno dei simboli del Made in Italy, l’agroalimentare, apprezzato in tutto il mondo.
“Il nostro export risente della crisi, – dichiara Raimondo – perché la specificità della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha bisogno di una logistica veloce, per cui si fanno sentire anche i problemi di trasporto. Le esportazioni sono in difficoltà, sia quelle che viaggiano su gomma sia quelle via aereo a causa del drastico ridimensionamento dei voli e delle misure adottate da alcuni Paesi”.
Una fase difficile quella che tutto il comparto sta vivendo nel dopo coronavirus e a lanciare un vero e proprio appello alle istituzioni e a tutti gli operatori dlla filiera è proprio il presidente del consorzio DOP: “In questa nuova fase, ci devono essere due punti e due obiettivi: – continua il presidente – l’export, che deve recuperare, deve riprendere la nostra marcia verso l’Europa e il mondo intero; e il turismo, per far tornare i turisti nel nostro paese”.
“Il turista quando viene in Italia cerca sempre di assaggiare la mozzarella di bufala campana – evidenzia Raimondo – e quando poi ritorna nel suo paese di origine cerca sempre di ricomprarla. Questo è il connubio e la forza di questo prodotto: quando riusciamo a far provare la mozzarella all’interno della nostra regione o all’interno dei nostri luoghi di produzione, riusciamo poi ad esaltare questo prodotto e questo sapore e a far ricordare al consumatore finale questa esperienza particolare”.
Una filiera economica che non si è mai fermata, neppure in piena emergenza coronavirus, come dichiara il presidente del consorzio di tutela: “Noi non ci siamo mai fermati sia nella produzione del latte sia nella trasformazione in mozzarella di bufala campana. Abbiamo raggiunto tutti i giorni i nostri mercati e di conseguenza le case dei nostri consumatori, che hanno potuto consumare il nostro prodotto o tal quale come mozzarella di bufala campana oppure come ingrediente all’interno di qualche piatto o sopra a un pezzo di pizza”.
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