Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge rivolto al contrasto degli incendi boschivi. Una misura che si è resa particolarmente importante e urgente, dopo gli episodi incendiari che hanno interessato il nostro Paese nelle scorse settimane.
Tra le misure introdotte, l’articolo 4, in particolare, contiene quelle promosse dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.
Si tratta dello stanziamento di 100 milioni di euro in tre anni (20 milioni per il 2021 e 40 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023) in favore degli enti territoriali per interventi volti a prevenire gli incendi boschivi nelle aree interne del Paese che sono ritenute particolarmente a rischio, anche con riguardo alle aree naturali protette, sulla base dei Piani antincendio boschivi approvati dalle rispettive Regioni.
Le risorse sono tratte da quelle già previste nell’ambito della Strategia per lo sviluppo delle aree interne e non ancora impegnate.
L’obiettivo è di incentivare azioni e misure volte, tra l’altro, a:
contrastare l’abbandono di attività di cura del bosco;
prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso;
realizzare infrastrutture, quali vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi, vie di accesso e tracciati spartifuoco;
consentire il passaggio dei mezzi di spegnimento;
attività di pulizia e manutenzione delle aree periurbane, finalizzate alla prevenzione degli incendi.
Le richieste di interventi avanzate dai Comuni interessati saranno valutate nell’ambito di un’istruttoria, alla quale prenderanno parte le Regioni, il Dipartimento per la Protezione civile e i Ministeri competenti.
Al fine della realizzazione delle opere, l’approvazione del progetto definitivo equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori.
Tra gli enti beneficiari delle risorse, sono compresi anche i Comuni localizzati nelle isole minori. Inoltre, il testo del decreto-legge vincola i Piani Operativi Nazionali approvati nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali europei 2021-2027 e finalizzati nello specifico a tutelare la sicurezza e l’incolumità dei territori e delle persone, a tener conto anche dell’esigenza di dotare di dispositivi di videosorveglianza i Vigili del Fuoco, le forze armate e le forze dell’ordine impegnate nella prevenzione e nello spegnimenti degli incendi boschivi, così da facilitare la rilevazione di focolai.
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