Durante la puntata della trasmissione ‘ Porta a Porta’, registrata in concomitanza all’emanazione dell’ordinanza n.75, il Governatore della Campania non ha nascosto la profonda preoccupazione dovuta alla registrazione di nuovi contagi da Covid-19. Incalzato da Vespa, De Luca si è dichiarato ‘molto allarmato” , proseguendo con un richiamo alla responsabilità condivisa :
credo che dobbiamo aprire gli occhi e dire con chiarezza ai cittadini che siamo già nella seconda ondata dell’epidemia. Ricordo che la Campania è la Regione che ha la più alta densità abitativa d’Italia e il 60% dei positivi oggi sono nelle Asl Napoli 1 e 2 e a Caserta cioé quelle a maggiore congestione abitativa. Abbiamo quasi il 90% di positivi al covid che sono asintomatici ma questo non ci tranquillizza, perché intanto hanno aperto le scuole, una novità rispetto a sei mesi fa e l’assembramento all’ingresso e all’uscita è totale”.

E sui controlli De Luca chiosa: “davanti alle scuole nessuno controlla nulla. Se vogliamo convivere per altri dieci mesi con il covid19, perché se ci va bene tra dieci mesi avremo il vaccino, il sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso e capillare. Io rilevo che da due-tre mesi le forze dell’ordine sono scomparse, non trovo più una pattuglia dedicata al controllo anticovid e infatti il governo fa un decreto per l’obbligo della mascherina dopo le 18 e nessuno la porta. O facciamo l’ordinanza e la facciamo rispettare oppure perdiamo tempo”.

 

Rivendicando il lavoro svolto nei mesi precedenti sui tamponi obbligatori a chi rientrava da zone a rischio, il numero uno di Palazzo Santa Lucia lancia l’allarme:

La previsione pessimistica dei nostri epidemiologi dice che ci puo’ essere un picco di 5000 contagi, noi ora ci prepariamo ad avere 20.000 posti letto negli ospedali piu’ altri 2,000 per la stagione influenzale. Cominciamo il 2 ottobre con il vaccino antinfluenzale per evitare che le persone con l’influenza vadano negli ospedali ingolfandoli. Lo diamo ai medici di medicina generale e alle Asl, se ne abbiamo anche alle farmacie, ma l’importante e’ che si parta subito a tappeto”.

Sulla sanità e sui tamponi rapidi, confrontandosi con il collega Veneto, Luca Zaia, il Presidente Vincenzo De Luca lancia l’affondo, un monito al Governo in vista del Recovery Found:

La Campania è la Regione che nel fondo sanitario nazionale riceve meno di tutte le Regioni d’Italia. Questa storia deve finire. La Campania viene depredata ogni anno di 300 milioni di euro, perché nel riparto del fondo sanitario nazionale si applica solo un criterio, quello dell’età anagrafica, e siamo la popolazione più giovane. Ma c’è un secondo criterio che andava applicato, che era quello della deprivazione sociale, cioè il livello di reddito, la disoccupazione. Siamo usciti da 10 anni di commissariamento della sanità facendo un miracolo e scontando il fatto che in 10 anni di commissariamento abbiamo perduto 13.500 dipendenti della sanità. Sfido chiunque a gestire un sistema sanitario in queste condizioni.”

 

 

 

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