«Il recupero record sul fronte dell’evasione fiscale, annunciato oggi dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è una notizia estremamente positiva.

I 33,4 miliardi di euro recuperati nel 2024, con un incremento di 8,2 miliardi rispetto al 2022, certificano l’efficacia dell’azione di contrasto all’illegalità fiscale, che penalizza chi rispetta le regole e sottrae risorse al sistema Paese. Ora, però, è essenziale che questo incasso straordinario venga immediatamente destinato a un obiettivo chiaro: la riduzione della pressione fiscale sulle micro, piccole e medie imprese italiane. Il nostro tessuto produttivo, composto in larghissima parte da aziende che faticano a sostenere il peso del fisco, ha bisogno di un segnale concreto. In un contesto economico ancora incerto, con tassi di interesse elevati e consumi deboli, un alleggerimento della tassazione su chi crea lavoro e ricchezza è la misura più efficace per garantire crescita e stabilità. Le imprese italiane hanno sempre dimostrato di voler contribuire allo sviluppo del Paese, ma devono essere messe nelle condizioni di farlo. Se la lotta all’evasione produce risultati così rilevanti, è giusto che i proventi siano restituiti al circuito economico attraverso un fisco più equo e meno oppressivo. Un passo in questa direzione renderebbe il sistema produttivo più competitivo e il Paese più solido. Un governo che combatte l’evasione fiscale con determinazione deve avere lo stesso impegno nel sostenere chi lavora onestamente». Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.

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