Il recupero delle opere a cura dei Carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale della Campania
Sabato 11 settembre 2021 alle ore 19.00, in occasione delle Giornate del Patrimonio Culturale, nel suggestivo spazio dell’ Arsenale della Repubblica di Amalfi avverrà la presentazione dei reperti archeologici e dell’albo esclusivo di Diabolik “Colpo a Amalfi”, ambientato proprio nell’Antica Repubblica Marinara. L’albo, voluto e commissionato dall’Amministrazione Comunale di Amalfi (Sa) guidata dal Sindaco Daniele Milano, è una delle ultime opere del Maestro Enzo Facciolo, storico disegnatore di Diabolik a partire dal 1963, scomparso quasi novantenne lo scorso 13 Agosto, mentre era ancora impegnato ad illustrare le tavole di un nuovo episodio: per l’occasione le tavole originali verranno presentate al pubblico.
Il fumetto, ideato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela dei beni culturali, suggella il prezioso recupero da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, in stretta collaborazione con la Soprintendenza di Salerno e Avellino diretta da Francesca Casule, di 110 reperti archeologici provenienti dai fondali marini della Costiera Amalfitana, nello specchio d’acqua che va da Marmorata a Conca dei Marini. La mirabile collaborazione istituzionale sul territorio ha permesso che l’Amministrazione Comunale di Amalfi si proponesse custode dei materiali archeologici oggetto del recupero, al fine di tutelarli e valorizzarli, con una specifica collocazione nella nuova sezione archeologica, prevista all’interno del nuovo allestimento del Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi che proprio fra le volte dell’Arsenale ha la sua sede. All’incontro, a seguito dei saluti di Francesca Casule (Soprintendente SABAP Salerno e Avellino), Enza Cobalto (Assessore cultura Comune Amalfi), interverranno Giampaolo Brasili (Comandante CC Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale) e Silvia Pacifico (Funzionario archeologo SABAP Salerno e Avellino).
Nel corso dell’evento sarà allestito uno spazio laboratoriale a fini didattici, a cura di Alice Hansen e Teresa Peluso (ARTES), per mostrare al pubblico l’avvio delle attività di restauro conservativo dei reperti archeologici oggetto dell’evento.
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