IL MUSEO SARÀ UN PUNTO DI RIFERIMENTO CON OPERE D’ARTE STRAORDINARIE

«La rinascita de L’Aquila passa anche attraverso la cultura e l’apertura della nuova sede del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo segna una giornata importante per il nostro Paese. Il sapiente restauro e il nuovo allestimento di Palazzo Ardinghelli, reso possibile anche grazie all’importante contributo della Federazione Russa, diventerà uno dei simboli della rinascita di questa comunità gravemente ferita dal sisma che sta vedendo nell’arte, nella musica e nello spettacolo fondamentali alleati nella ripartenza».

Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini – pagina ufficiale nel corso dell’inaugurazione della nuova sede del #MAXXIAquila.

«L’apertura di questo museo è frutto, anche, di una bella storia di condivisione nazionale e internazionale. Nata ai tempi del G8, che si svolse qui e grazie alla solidarietà di diversi Paesi partecipanti tra cui la Federazione Russa, qui presente oggi con l’Ambasciatore che ringrazio, che diede un contributo importante per restaurare questo bellissimo palazzo di proprietà del Ministero della Cultura. Qualche anno dopo in una delle mie tante visite in questa meravigliosa città e vedendo questo palazzo ho pensato che non poteva essere destinato ad attività ordinarie, sia per la sua bellezza sia perché era l’occasione per una restituzione dovuta all’Aquila per le sue ferite. Quindi è nata l’idea del Maxxi l’Aquila che la Presidente Giovanna Melandri ha accolta subito con grande entusiasmo. Vederlo oggi realizzato dimostra l’incrocio perfetto tra un restauro e un innesto di arte contemporanea, con opere straordinarie che sono state donate da grandi artisti per il Maxxi l’Aquila e una parte della collezione dello stesso Maxxi che verrà qui a rotazione, oltre a quelle che resteranno in modo permanente. Questo museo diventerà un luogo non soltanto di esposizione ma un centro di ricerca e di accoglienza. Sarà uno dei motivi per venire a vedere l’Aquila. Una storia di orgoglio nazionale di cui tutti dobbiamo essere fieri», ha concluso il Ministro.

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